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20 dicembre 2012

PRESENTAZIONE DEL LIBRO SUI MULINI DI SANTA CROCE

Circolo Cittadino “D. Atanagi”


Cagli



venerdì 21 dicembre 2012
ore 17:30


il Maestro Sante Fini
PRESENTA IL LIBRO



I molini di Santa Croce
presso il Ponte di Staffolino


di
Marcello Mensà



LA CITTADINANZA E’ INVITATA

Da mulini a centrale elettrica: la storia dei Mulini di Santa Croce tratta dai documenti scritti quando le risorse idriche venivano gestite saggiamente e riscritta oggi che qualcuno si sforza di ripercorrere la strada dello sfruttamento delle fonti energetiche naturali.

12 dicembre 2012

GHERARDO GNOLI. SABATO MATTINA PRESENTAZIONE DELL'OPERA POSTUMA.



PRIMA CONFERENZA DEL NUOVO ISMEO

Nella giornata in cui si inaugura il Polo Culturale di Eccellenza in Cagli quale piazza del sapere di un vasto territorio, si tiene proprio nelle sale del Polo la prima conferenza pubblica del nuovo ISMEO per la presentazione dell'opera postuma di Gherardo Gnoli:

"Da Alessandro ad Ardašir.
Storiografia e cronologie arabo-persiane".


L'iniziativa, sostenuta dal Comune di Cagli - Assessorato Beni e Attività Culturali, è stata promossa dai soci del nuovo ISMEO e dalla famiglia Gnoli volutamente a Cagli: la piccola città papale dove il prof. Gherardo Gnoli aveva scelto di trascorrere operosamente i suoi ultimi anni.

Già Rettore dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli e Presidente per oltre trent'anni del glorioso Istituto Italiano per il Medio ed Estremo Oriente (IsMEO) fondato nel 1933 da Giuseppe Tucci (1894-1984), poi divenuto Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente, Gnoli è stato un insigne studioso, ricercatore e pubblicista dell'Iran di fama mondiale. Membro di prestigiose accademie italiane e straniere a cominciare da quella Nazionale dei Lincei era anche consigliere scientifico dell'Enciclopedia Treccani.

Dopo aver vissuto a Roma per tutta la vita, Gnoli ha scelto infine Cagli, la città d'origine di sua moglie Erminia Michelini Tocci, per chiudere i suoi giorni nel palazzo avito dove ha intesto concentrare la sua preziosa biblioteca.

In concomitanza con quello che sarebbe stato il suo settantacinquesimo genetliaco, colleghi universitari presenteranno a Cagli l'ultimo lavoro, postumo, al quale aveva incessantemente lavorato nonostante le gravi condizioni di salute.

Tale iniziativa, di per sé importante, ha un valore internazionale ancor maggiore poiché con la presentazione di tale volume si inaugura il ciclo di attività del nuovo ISMEO, che per volontà privata si sostituisce a quello che è stato il grande Istituto pubblico a lungo diretto da Gnoli, soppresso inopportunamente dalla mannaia del Parlamento con la motivazione ufficiale e solo apparente del contenimento della spesa pubblica. Una scelta giudicata nel mondo accademico profondamente sbagliata alla quale intellettuali di ogni dove stanno ponendo riparo con un nuovo libero ISMEO retto e sostenuto dai privati.

Alla presenza del Presidente della Conferenza dei Rettori delle Università Italiane e nuovo Presidente della Fondazione ISMEO, Marco Mancini, dell'ex Rettore dell'Istituto Universitario Orientale di Napoli Adriano Rossi e di altri chiarissimi rappresentanti del mondo culturale e diplomatico nonché del Vice Sindaco con delega BAC Alberto Mazzacchera referente per l'Amministrazione comunale, da Cagli con l'opera postuma di Gherardo Gnoli ripartono dunque le attività scientifiche del nuovo ISMEO.



PROGRAMMA DELLA CONFERENZA

CITTA' DI CAGLI

PALAZZO BERARDI MOCHI-ZAMPEROLI

SALONE D'ONORE

15 DICEMBRE 2012 - ORE 11:00

SABATO POMERIGGIO CERIMONIA INAUGURALE DEL POLO CULTURALE DI ECCELLENZA

Città di Cagli


Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli


15 dicembre 2012 - ore 17:30


CERIMONIA INAUGURALE DEL


POLO CULTURALE DI ECCELLENZA


BIBLIOTECA - ARCHIVIO STORICO - FOTOTECA - MEDIATECA




Enti promotori


Comune di Cagli Assessorato Beni e Attività Culturali


Provincia di Pesaro Urbino




Enti sostenitori


Regione Marche


ARCUS


Comunità Montana Catria e Nerone



Orario di apertura al pubblico del Polo Culturale
Sabato: dalle ore 9:30 alle ore 13:00



Programma
Apertura cerimonia (ore 17:30)


Alberto Mazzacchera
Vice Sindaco con delega Beni e Attività Culturali


Saluti autorità


Patrizio Catena
Sindaco di Cagli


Gian Mario Spacca
Presidente Regione Marche


Matteo Ricci
Presidente Provincia di Pesaro e Urbino


Davide Rossi
Vice Presidente Provincia di Pesaro e Urbino con delega Politiche Culturali


Carolina Botti
Direttore Centrale Arcus Spa




Relazione


Alberto Mazzacchera
Deputazione di Storia Patria per le Marche - Accademia Raffaello


La biblioteca quattrocentesca di Luca Preziosi
e l'archivio storico in San Francesco:
nove secoli di storia per il Polo Culturale di Eccellenza.




Vin d'honneur

30 novembre 2012

2° CONVEGNO SUI PROBLEMI NATURALISTICI DELLE MARCHE




COMUNE DI CAGLI

ASSESSORATO BENI E ATTIVITA' CULTURALI

ASSESSORATO ALL'AMBIENTE


2° CONVEGNO SUI PROBLEMI NATURALISTICI DELLE MARCHE

Nell'occasione del bicentenario della nascita di Don Mariano Mariotti (1812-1876) il Comune di Cagli (Assessorato Beni e Attività Culturali e Assessorato all'Ambiente) promuove, sabato 1° dicembre 2012, con il coordinamento scientifico del geologo Alberto Ferretti il "2° Convegno sui problemi naturalistici delle Marche" nella Sala delle Carrozze di Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli.


A distanza di oltre quattro decenni (il primo convegno si tenne nel 1972 su impulso dello stesso Ferretti) si torna di nuovo a Cagli per fare il punto su temi di straordinaria importanza ricordando una figura davvero speciale: Don Mariano Mariotti. Sacerdote a Secchiano di Cagli egli è noto soprattutto per essere stato il primo geologo della valle del Bosso e l'appassionato studioso di paleontologia che divenne punto di riferimento per i ricercatori del tempo.


Ad introdurlo alla paleontologia fu il monaco avellanita Raffaele Piccinini lo stesso che lo mise in contatto con Giuseppe Meneghini docente dell'Università degli Studi di Pisa. A quest'ultimo nel 1864 Mariotti inviava una cassa di fossili che destavano lo stupore del Meneghini al punto che qualche anno dopo affida Karl Alfred Zittel (docente dell'Università degli Studi di Monaco di Baviera) alla guida sicura del Mariotti per approfondire gli studi sull'Appennino che frutteranno al cattedratico tedesco la pubblicazione dell'importante monografia sull'Appennino centrale. Così la collezione di fossili e l'instancabile attività di ricerca del Mariotti diventano, insieme a Secchiano, punto di riferimento per ricercatori e studiosi. Alla sua morte la collezione ammirata da tutti entra in un percorso carsico di oblio per i molti, cosa che facilita l'opera dei predoni ed il suo smembramento tanto che oggi varie parti sono distribuite tra Pisa, Bologna e Cagli. L'esempio di Mariotti proprio a Secchiano a distanza di tempo è stato raccolto da un altro appassionato studioso di paleontologia a cui si deve la scoperta di importanti ammoniti: Paolo Faraoni.


Ai partecipanti al convegno verrà fornita la possibilità di prendere visione delle relazioni inedite del 1° convegno che saranno pubblicate nel 2013 insieme agli atti del 2° convegno con il patrocinio di: Regione Marche, Provincia di Pesaro e Urbino, Comunità Montana Catria e Nerone.





 

19 novembre 2012

Omaggio o oltraggio?

di Lucio Palazzetti


E' cominciata una raccolta di firme a favore del mantenimento dell'opera "Omaggio a Ettore" di un estimatore notturno, eseguita sulla parete sopra la fontana di San Giuseppe, in via Leopardi.
Punti raccolta firme: Osteria Alimentare, Tabaccheria Eros.
 
Elisa Ventiri, su Qui Flaminia ha scritto:
"Una raccolta firme per salvarlo è ammettere che quel dipinto, non doveva essere lì e nasconde la paura di perderlo. È spuntata con il giorno di venerdì quella cornice nera attorno a una delle opere più note di Ettore Sordini e con dentro un uomo, girato di spalle, che si allontana. Evidente l’omaggio al maestro, scomparso pochi giorni fa all’ospedale di Fossombrone, residuo di un blitz notturno non lontano dalle telecamere puntate su piazza Matteotti. Che non sarà stato neppure troppo breve, ma Cagli, ormai, la sera tende a svuotarsi presto, specie durante la settimana. E così, l’artista o gli artisti, hanno agito indisturbati davanti alla chiesa di San Giuseppe (l’opera è sopra la fontanella), su un muro privato, però, che forse il proprietario vorrà far ripulire, cancellando quel pezzo d’arte omaggio a un artista. Per salvarlo è partita una raccolta firme e in omaggio a Sordini e al suo estimatore notturno è stato organizzato un aperitivo proprio a pochi passi dalla chiesa e dalla piazza. Per tutta la giornata di sabato si è ripetuta la stessa scena: qualcuno che sa e si ferma a guardare e i passanti che non sanno, incuriositi, vedono e si domandano. Non sono troppo sorpresi, i cagliesi, ormai quasi abituati ai messaggi lasciati sui muri anche se, finora, erano stati piccoli ma numerosi (come l’oca nera apparsa in periodo di Palio).

Del maestro Sordini, Cagli non si è mai dimenticata, tanto da omaggiarlo più volte e in vari modi finché è stato in vita e un gonfalone della città è stato presente dopo la morte, alla tumulazione a Perugia. Insomma, Cagli non può e non vuole dimenticare uno tra i suoi figli più famosi nel mondo e ha in più occasioni dimostrato di tenere molto ad arte e cultura. Ora, pur riconoscendo che quello finito sulla parete è un capolavoro che nulla a che fare con la solita parolaccia, dovrà decidere se tollerare l’ennesimo muro imbrattato. Dopo averne messi altri a disposizione dei writers".

Non mancano i commenti fra i concittadini.

Fra gli altri Giannicola De Sanctis mi ha inviato questo commento:

"Con tutto il rispetto per l'artista deceduto, con il massimo rispetto per la sua arte e per quanti lo hanno conosciuto a fondo e stimato, mi chiedo se lo stesso rispetto poteva essere adottato nel contattare magari il proprietario della facciata oggetto della esposizione dell'opera, che avrebbe anche potuto essere d'accordo; mi chiedo se maggior rispetto nei confronti dell'artista deceduto si sarebbe potuto avere nel concertare con chi dal punto di vista civico, avrebbe anche trovato la soluzione logistica più idonea per far maggiormente risaltare l'opera, senza ricorrere allo strattagemma notturno, ma proponendo la realizzazione artistica, alla luce del sole, con modalità civilmente pubbliche, coinvolgendo i cittadini cagliesi che avrebbero potuto condividere piacevolmente l' evento. Lo stesso autore, avrebbe forse gradito meglio, un approccio più democratico dell'iniziativa?? Ma il termine DEMOCRATICO non si coniuga bene con il termine TRASGRESSIVO!"


Alla luce di queste considerazioni non ci rimane che attendere la reazione delle parti competenti:


• il proprietario del muro che potrebbe reagire con una denuncia alle autorità giudiziarie; oppure con la muta indifferenza, con la conseguente copertura del dipinto in occasione di una futura, eventuale, ritinteggiatura della parete; o infine, con la piena condivisione dell'iniziativa, con valorizzazione dell’opera in coincidenza di un intervento di abbellimento del fabbricato;

• le autorità comunali che potrebbero accogliere l’istanza dei sottoscrittori della raccolta di firme, rinviando al proprietario del muro ogni decisione in proposito; oppure respingere l’iniziativa invitando il proprietario del muro a provvedere quanto prima ad un decoroso intervento di tinteggiatura della parete, tenuto conto della presenza del contiguo edificio monumentale di Sant’Angelo Maggiore.









17 novembre 2012

Concorso di Musica Contemporanea

L'Associazione Contemporaneo di Cagli (PU),  in collaborazione con il Comune di Cagli - Assessorato Beni e Attività Culturali e l'Istituzione Teatro Comunale di Cagli, e con il patrocinio della Federazione Cemat, hanno il piacere di presentare la seconda edizione del



dedicato alla memoria del compositore marchigiano Fernando Mencherini.

Queste le versioni in italiano e in inglese del bando

 




Per ogni altra informazione, foto e file sonori relativi alla precedente edizione del concorso, e altre curiosità, visitare il sito su

le pagine Facebook o contattare
Dora Varnai uff. stampa


Tel: 329-8987307


E-mail: dvarnai@yahoo.com


Skype: doravarnai

5 novembre 2012

SI E' SVOLTO NELLA SALA DEL COMMIATO DEL CIMITERO MONUMENTALE DI PERUGIA IL FUNERALE DEL MAESTRO ETTORE SORDINI


COMUNE DI CAGLI
ASSESSORATO BENI E ATTIVITA' CULTURALI

Si è spento il maestro Ettore Sordini: l'artista patafisico dell'essenza, l'estroverso intellettuale dei nessi imprevedibili ma sempre illuminanti, il raffinato dotto affabulatore a tratti volutamente paradossale che sapeva ricercare gli inediti punti di vista.
Colpito da un male incurabile ha vissuto il calvario della malattia quasi con distacco assistito in questi lunghi mesi amorevolmente dalla moglie Maria Vittoria Dierna e dal figlio Federico e seguito con grande affetto dai tanti amici, delle più diverse estrazioni sociali culturali e generazionali, che lo hanno stimato e amato.
Di questi, uno rimasto anonimo, nelle ultime sere lo ha vegliato per un po' nella sua camera in ospedale a Fossombrone. Poi ha chiesto all'efficiente e gentile personale di servizio una matita con cui ha scritto sul muro "l'infinito ti attende - l'Italia ti ama - grazie Ettore".
Nel 2010 la città di Cagli ha conferito ad Ettore Sordini il Premio dell'Angelo anche quale riconoscimento al suo indubbio magistero esercitato in vari periodi storici a Cagli, al suo attaccamento alla città paterna per la quale ha saputo esprimere gesti di eloquente generosità.
"Cagli piange - afferma il Vice Sindaco con delega ai Beni e Attività Culturali Alberto Mazzacchera - una delle sue più straordinarie personalità. Un artista precoce che aveva esordito a vent’anni al fianco di Lucio Fontana, sodale delle migliori energie creative del tempo. È stato un autore coltissimo di un’espressione artistica capace di variare dalla pittura alla struttura nel segno di un’alta elaborazione concettuale. Coloro che hanno avuto la fortuna di conoscere l'artista dotto, l'intellettuale raffinatissimo e l'uomo generoso sanno quanto sia grave e incolmabile la perdita di Ettore Sordini".
Il funerale si è svolto nella Sala del Commiato del Cimitero Monumentale di Perugia sabato 3 novembre.
I tanti amici insieme ai parenti più stretti lo hanno ricordato e salutato per l'ultima volta con le note delle musiche del padre Giuseppe: prima tromba al Teatro alla Scala con il maestro Toscanini.














Nel rimandare alle notizie biografiche su Ettore Sordini,si acclude di seguito la motivazione del Premio conferitogli nel 2010 dalla città di Cagli.



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PREMIO DELL’ANGELO – CITTA’ DI CAGLI
AL MAESTRO ETTORE SORDINI
IV EDIZIONE – 2010

MOTIVAZIONE DEL PREMIO ASSEGNATO DAL CONSIGLIO COMUNALE DI CAGLI CON DELIBERA DEL 28 APRILE 2010

Gli anni indelebili di Milano (dove nasce nel 1934) segnano la formazione di Sordini che studia all’Accademia di Brera e frequenta l’atelier di Cesare Peverelli ponendo nel bagaglio della sua arte quei “brividi del pennello”.

Artista precoce, esordisce in una Milano scossa da fremiti di grande vitalità creativa: dove, dopo l’esperienza futurista, era nato un coacervo di artisti le cui idee originali risentivano favorevolmente del magistero e del fascino di Fontana.

E proprio Lucio Fontana lo invita nel 1954 a partecipare alla Triennale di Milano. In questo periodo Sordini sviluppa una pittura parasurreale vicina a quella coeva di Piero Manzoni.

Nel 1956 con Manzoni, Zecca e Corvi Mora redige il primo di una vibrante serie di manifesti.

Nel 1957, in piena atmosfera nuclearista, è lo stesso Lucio Fontana a presentare la mostra collettiva di Sordini, Manzoni e Verga.

La pittura di Sordini decanta progressivamente il valore materico e si rarefà sempre di più. Nel 1959 inizia l’allontanamento da Manzoni e cresce in Sordini l’interesse per il segno esile e scarno, primario ma sinuoso, e per una cromia tenue, quasi impalpabile.

Nel 1962, gli ex nucleari Sordini e Verga con gli ex-naturalisti Ferrari e Vermi, ma anche con La Pietra e il poeta Lùcia come teorico, danno vita a il Gruppo il Cenobio: tentativo estremo di opporsi sia alle tendenze nichilistiche e ipercritiche nei confronti della pittura e sia all’incipiente invasione della cultura artistica americana che con il successo della Pop Art segnerà la fine del microclima milanese legato alle avanguardie europee. Allora i milanesi, scrive Fulvio Abbate, andavano evocando “la valenza magica di un scrittura epigrafica sommersa, ma anche il silenzio spaziale” con “intatti i ferri del mestiere” del pittore.

Gli artisti del Cenobio rappresentano il terzo volto della reazione milanese all’Informale, parallelamente a quello nichilista-manzoniano e a quello costruttivo-oggettuale. Piattaforma operativa comune è l’interesse per il segno raffreddato e ridotto all’essenziale.

L’orientamento verso il segno, del resto aveva già contraddistinto in Italia gli esperimenti di quel gruppo romano in cui emergevano tra gli altri: Capogrossi, Sanfilippo, Carla Accardi.

Ancora una volta è Sordini a fare da ponte tra le due situazioni, quella milanese e quella romana dove si trasferisce dopo lo scioglimento del Cenobio.

Del pittore, artista coltissimo e uomo di mondo, il poeta Alberto Lùcia scrive che segue “il mestiere difficile d’assorbire l’idea nel segno stesso della sua bellezza, inebriandosi di questa”.

Nel 1966 partecipa alla Biennale di Venezia. Per Sordini la geometria diviene sempre più perno di un’emozionalità tanto intensa quanto rattenuta, fino a farsi realmente tridimensionale gioco di spazi.

Sulle sue tele sembra appalesarsi l’attimo di “quando le cose non sono ancora tali, quando le cose iniziano a esistere”. Perché con Sordini il vero nucleo sta “nel restituire con pochi segni l’essenza delle cose”.

Quello che il divino Villa amabilmente definisce il “più balengo e più eroico dei pittori di alta quota” fa dell’ironia la chiave di volta del suo sistema estetico ed esistenziale.

Chiuso nel suo studio “Ettorino” dispiega “una scrittura, primaria condensata estrosissima, sempre autre. Un segno assediato dal nulla, assorto preciso inconsueto, simile a quello dei disegni di Duchamp, a un paesaggio appena stenografato”. Ma a ben vedere (prosegue Longari) “aldilà del soggetto, dell’immagine, nei suoi quadri continua ad essere protagonista soprattutto lo spazio, uno spazio particolarmente nudo e assopito”.

Magistralmente sa “insidiare la soglia del guardare” sgranando un linguaggio autentico frutto di un lungo percorso sapienziale.

Il Premio a Ettore Sordini è anche il riconoscimento al suo indubbio magistero esercitato in vari periodi storici a Cagli, al suo attaccamento alla città paterna per la quale ha saputo esprimere gesti di eloquente generosità.

18 ottobre 2012

UNA STAGIONE TEATRALE IN ANTEPRIMA: CAGLI LANCIA 3 nuove compagnie

Presentata di fronte ad un numeroso pubblico che ha più volte applaudito i numerosi artisti presenti sul palco la nuova stagione di teatro e musica del Comunale di Cagli: una originale programmazione con anteprime nazionali e produzione di giovani compagnie che il presidente/amministratore dell'Istituzione, prof. Massimo Puliani, ha voluto caratterizzare nel panorama regionale. Alle nove proposte spettacolare sono stati aggiunti anche un concorso di musica contemporanea per giovani interpreti dedicato a Fernando Mencherini, tre incontri tematici prima dei debutti teatrali e un seminario in tre incontri per coinvolgere nel progetto i giovani attori e danzatrici.

La novità della stagione, è il debutto di due compagnie con protagonisti giovani professionisti di Cagli: Sabato 1 Marzo 2013 ore 21.15 la Compagnia del Teatro Ardito proporrà "Sono ancora vivo" (Caligola) dall'opera di Albert Camus, riduzione teatrale di Giacomo Tarsi e Damiano Giacomelli, Con Giacomo Tarsi, Lavinia Mochi, Marco Cacciapuoti e la Collaborazione alla messa in scena: Stefania De Santis (una regista che vanta preziose collaborazione da Marco Bellocchio a Carmelo Bene).

Mentre sul versante della danza, Sabato 4 maggio 2013 ore 21.15(anteprima nazionale in occasione della giornata mondiale della danza) Compagnia di Danza MeF ensemble “Ophelia: essere o non essere” dal dramma di Shakespeare con coreografia  di Irene Calagreti, drammaturgia di Flavio Taini, regia e ideazione di Benilde Marini con Irene Calagreti Rachele Battistini Lucia Boresta Eleonora F. Lombardo Gaia Martinelli Milena Marzi Valentina Pagliarini Beatrice Paleani.


 
Interessante è anche la proposta dell'attrice (diciannovenne) Giulia Bocciero che proporrà la sua versione (dopo quella di Piera degli Esposti e Stefania Rocca) di "Molly" tratto da L'Ulisse di James Joyce traduzione di Giulio De Angelis con un Costume scenografico che sarà realizzato da Maria Cristina Cecchini, e con musiche: Enzo Bocciero.

La stagione si inaugura venerdì 26 ottobre 2012 con l'anteprima nazionale di  SIMONE CRISTICCHI che presenterà "Mio nonno è morto in guerra" con al pianoforte e fisarmonica: Riccardo Ciaramellari, Sonorizzazioni, teremin e strumenti giocattolo: Gabriele Ortenzi.


12 ottobre 2012

IL COMITATO PER LA SICUREZZA CHIEDE MAGGIOR CONTROLLO SUL TERRITORIO

Si è tenuto ieri a Cagli l’incontro di alcuni cittadini per cercare di costituire un comitato per la sicurezza, in conseguenza della preoccupante comparsa, anche nel nostro territorio, del dilagante fenomeno dei furti nelle case. Si è messo subito in evidenza il legame fra la nascente criminalità e le condizioni di disagio economico in cui vengono a trovarsi molte, troppe persone in conseguenza della crisi che sta attraversando il mondo del lavoro. E si teme che tra chi trovandosi in difficoltà economiche e vivendo in un ambiente che non gli appartiene per cultura, tradizione e legami affettivi, ci possa essere chi più facilmente è portato a delinquere per “sbarcare il lunario”. Ad aggravare la situazione c’è il degrado generale della qualità della vita, conseguenza della diffusa mancanza di rispetto delle regole, a cominciare dall’incuria nella manutenzione della cosa pubblica e nel funzionamento dei servizi, dall’indifferenza diffusa nei confronti di cattive abitudini degli automobilisti in città, dall’eccessiva tolleranza nei confronti di scooteristi rumorosi e spericolati, dall’inspiegabile impotenza dei genitori ed indifferenza delle autorità verso le continue intemperanze notturne giovanili e non solo. In tutto questo disordine materiale e morale, dove evidente è la sensazione di mancanza di qualsiasi forma di controllo autorevole, il progetto criminale trova terreno fertile nel quale attecchire. Per questo nella riunione di ieri sera si è deciso di promuovere una raccolta di firme per sollecitare gli amministratori responsabili ad esercitare una maggiore osservazione del territorio e soprattutto ad intraprendere ogni azione necessaria per incrementare la presenza, soprattutto notturna, delle forze dell’ordine.



Si è inoltre evidenziata la necessità di stimolare la partecipazione dei cittadini ad un maggiore controllo sulle abitudini della gente e la conseguente tempestiva segnalazione alle autorità competenti dei comportamenti sospetti, delle inefficienze, delle anomalie in genere. Si è altresì ritenuto utile, per sgravare l’onere degli organi competenti, ma soprattutto per agevolare i cittadini più titubanti, di costituire un “centro di ascolto” a mezzo telefono o internet, che peraltro otterrebbe anche una maggiore attenzione da parte degli organi di sicurezza o di gestione dei servizi. Per questo si auspica un seguito più concreto e costruttivo alla riunione di ieri sera.



All’incontro, condotto da Sergio Giacchi, Massimo Silvestrini, Mario Carnali e Gianni Bartoli, erano presenti, oltre a una trentina di persone, il presidente della Comunità Montana ed alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine. È stata invece stigmatizzata l’assenza dei Sindaci e di una rappresentanza della Polizia Municipale.

Lucio Palazzetti





24 agosto 2012

DANCE IMMERSION FESTIVAL 2012 - 4^ EDIZIONE DAL 27 AGOSTO AL 2 SETTEMBRE

DEDICATO A PINA:
I GIOVANI COREOGRAFI
SI MISURANO CON L'INDIMENTICABILE MAESTRA


Giunto alla quarta edizione il Dance Immersion Festival (performance delle arti visive), diretto da Benilde Marini, Membro Internazionale CID Unesco, si terrà a Cagli (PU ) dal 27 agosto al 2 settembre e quest’anno si arricchisce di nuove collaborazioni e di nuove iniziative con una dedica speciale a Pina Bausch. Il Festival (sostenuto dall'assessorato ai Beni e attività culturali e dall'Istituzione Teatro Comunale di Cagli, presieduta dall'Amministratore prof. Massimo Puliani), proporrà nuove produzioni da parte di giovani compagnie di danza, workshop d'arte visiva, convegni e stages.
Martedì 28 Agosto, ore 18:15 a Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli, è in programma un convegno su “Il teatro/danza di Pina Bausch: linguaggio della contemporaneità” con interventi di Massimo Puliani (docente universitario), Susanna Murray (psicologa/psicoterapeuta espressiva), Afshin Varjavandi (danzatore e coreografo) e con proiezioni di alcune scene del film di Wim Wenders.
Alle ore 21:15 al Teatro Comunale “Oceania” (spettacolo di danza) con la Compagnia INC InNprogress Collective coreografia Afshin Varjavandi.
Di seguito “La trama dei corpi” proposte di giovani Compagnie emergenti.
Mercoledì 29 Agosto, ore 18:15 a Palazzo proiezione video del film di Pina Bausch “Il lamento dell'Imperatrice” (1990) con interventi di: Marco Batti (coreografo) e Flavio Taini (scrittore); alle 21.15 a Teatro, “Sorry, Pina…” (spettacolo di danza) con la Compagnia Pescara Dance Festival coreografia Paolo Londi (Produzione per DANCE IMMERSION FESTIVAL) a seguire “Be water” ( perfomance hip hop) con Compagnia Yessai Squad.
Venerdì 31 Agosto, ore 18:15 a Palazzo, performance con Pescara Dance Festival a cura di Paolo Londi. A seguire Presentation Work Shop1 con Franko B e Presentation Work Shop2 con Giovanni Termini. Curator Massimo Puliani.
Sabato 1 settembre, ore 21:15, sempre a Palazzo, : “Work in progress” con Marcella Fanzaga e i suoi laboratoristi. Di seguito Exposition Space#1 con Franko B e allievi e Exposition Space#2 con Giovanni Termini e allievi.
A seguire: "Al muro"(performance di danza) con la Compagnia I Funamboli coreografia di Fabio Crestale.


Le altre iniziative in programma al DANCE IMMERSION FESTIVAL:

Lunedì 27 Agosto: “Waiting room” (performance teatrale) del Teatro dei Bottoni e O.G.T. Organismi Geneticamente Teatrali con la regia Romina Marfoglia.

Giovedì 30 Agosto, Meeting aperto al pubblico con i coreografi impegnati negli stage "Educare alle emozioni" con intervento della Dott.ssa Cinzia Ginevri Blasi e a seguire a Teatro, CONCORSO PER DANZATORI SOLISTI.

Venerdì 31 Agosto a Teatro, CONCORSO PER COMPOSIZIONI COREOGRAFICHE.

Domenica 2 settembre a Teatro: GALA’ DI CHIUSURA. Ospiti: Compagnia giovanile del Balletto di Siena coreografia Marco Batti e Giacomo Quarta, vincitori concorso - danzatori e laboratoristi

Laboratori di danza per tutto il periodo del Festival tenuti da: Marco Batti- Irene Calagreti - Marcella Fanzaga - Cristian Giunta - Jane Lawton e M° Marzio Vaccarini - Paolo Londi - Mia Molinari - Mario Piazza - Claudio Santinelli - Alessandra Chirulli e Giacomo Todeschi (Spellbound Contemporary Ballet) Afshin Varjavandi – Cresh, Elia e Elisa (Yessai Squad).

DANCE IMMERSION FESTIVAL (Performance Arti Visive)

DIREZIONE ARTISTICA: Benilde Marini

ORGANIZZAZIONE: Movimento e Fantasia con la collaborazione di Istituzione Teatro Comunale di Cagli Presidente/Amministratore Massimo Puliani

LUOGHI: Cagli (Pesaro e Urbino): Teatro Comunale – Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli – Chiostro di San Francesco - Seminario Vescovile

DURATA: 27 agosto – 2 settembre

 
PATROCINI E COMPARTECIPAZIONI: Consiglio Regionale/Assemblea Legislativa delle Marche – Comune di Cagli - Assessorato Beni e Attività Culturali.

INFO: info@movimentoefantasia.it – 338/9600511


14 agosto 2012

Sabato 18 agosto alle ore 21:00 torna Cagli delle musiche 2012

Tra i suoni del centro storico ci sarà anche il corno di montagna della Val Gardena



CAGLI – Diciassette edizioni alle spalle e ancora tanta voglia di stupire. Con originalità e passione per il territorio, forti di esperienza e di tanto entusiasmo. Era nato per aiutare i pastori a comunicare da un monte all’altro e ora, il corno di montagna, arriva a unire Alpi e Appennino nella comune passione per la musica. Ci sarà anche questo strumento della tradizione, niente affatto disdegnato dalla “musica colta”, sabato 18 luglio, a partire dalle 21 a “Cagli delle Musiche”. La voce forte del corno sarà tra le attrazioni di un’edizione che prende in prestito un po’ d’aria fresca e prati verdi per far sognare. In una città già da sola capace di affascinare. D’altra parte, “Cagli delle Musiche” è da sempre magia. Quella dei suoni che guidano alla scoperta di angoli e scorci di una città diversa a ogni sguardo. Sabato 18 agosto, per le vie del centro storico, non sarà difficile udire anche “la voce” di Oscar Mussner, Leo e Gustav Perathoner, i suonatori di corno di montagna di Selva e Ortisei, in Val Gardena. Il gruppo, attivo ormai da 25 anni, ha suonato e si è esibito in ogni genere di appuntamento, dai matrimoni ai grandi eventi di città come Venezia, Vicenza, Bologna, Bolzano e Merano. Passando per feste di paese e mercatini di Natale. E con date anche all’estero. Il gruppo è pure riuscito a ottenere, per ben due volte nella sua carriera, il titolo al Gran Premio della Musica Popolare Internazionale, sia nel 2009 a Monaco che nel 2010 a Vienna. Il corno di montagna è intagliato in legno d’abete, ha una lunghezza di 3,2 metri ed è in tonalità del sol. Ma esiste anche in lunghezze differenti e viene suonato dal 1870 sui confini svizzeri e austriaci.



Com’è un concerto di corno di montagna? Non è questa l’unica curiosità che, sabato 18 luglio, a partire dalle 21, “Cagli delle Musiche” consentirà di togliersi. Questo, infatti, è soltanto un decimo del ricco programma che comprende la presenza di ben nove gruppi musicali (per altrettanti generi) in diverse vie e piazze del centro storico di Cagli e un evento finale, che attende tutti in piazza Matteotti per l’ultimo spettacolo, quello della buonanotte, che chiuderà il sipario sull’edizione 2012. L’evento, dal 1996, è ideato e organizzato dalla pro loco di Cagli con il patrocinio del Comune e della comunità montana del Catria e Nerone.

Elisa Venturi

6 agosto 2012

CALE: BLANCHE' RACCONTA LA CITTA' ANTICA.

GIOVEDI' 9 AGOSTO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO
AL CIRCOLO "D. ATANAGI" ALLE ORE 17:45




Il Ponte di Staffolino, la Porta della Miglioretta, la Strada delle Piee, Porta Cagliese, la Fonte Romana… questi ed altri antichi toponimi tornano a vivere grazie alle ricerche di Marcello Mensà in questa nuova versione della descrizione e della localizzazione della città antica.



Circolo Cittadino "D. Atanagi"
Cagli

Giovedì 9 agosto 2012
ore 17:45

la Dott.ssa Agata Aguzzi
(archeologa)


PRESENTA IL LIBRO

 
"C A L E"


di
Marcello Mensà


 
LA CITADINANZA E' INVITATA

4 luglio 2012

ATTIVAZIONE ZTL SERALE E FESTIVA DA GIUGNO A SETTEMBRE.

Dai primi giorni di luglio è attiva la ZtL a Cagli secondo le nuove disposizioni che per il periodo 1° giugno - 30 settembre prevedono la chiusura serale dalle 19:45 alle 06:00 del giorno successivo e quella di 24 ore consecutive per le domeniche e giorni festivi.

Con la riunione del 19 giugno alla quale hanno preso parte tutte le associazioni di categoria si è nella sostanza confermato quanto già enucleato nella precedente riunione del 5 giugno (disertata da Confcommercio). L'Amministrazione comunale, prima di assumere la decisione finale si è confrontata tanto con le forze politiche quanto con il corpo dei vigili urbani ora impegnato non solo a Cagli ma anche nei comuni di Acqualagna, Cantiano, Frontone e Serra Sant'Abbondio. La scelta di attivare la ZtL alle 19:45 (negli anni precedenti era alle ore 19:30) tiene conto da un lato delle esigenze dei commercianti dell'area monumentale e dall'altro delle problematiche legate a palesi carenze d'organico.

Il risultato raggiunto è certo soddisfacente se si pensa che fino a pochi anni fa l'area pedonalizzata era limitata, nei due mesi di luglio e agosto a piazza Matteotti e le vie Alessandri e Leopardi. La sperimentazione svolta in questi ultimi due anni (l'attuale Piano del Traffico è stato approvato nel dicembre 2009) ha consentito di accogliere come stabilmente accettata da tutti la perimetrazione dell'attuale ZtL.

La scelta poi di estendere la chiusura serale a tutto il mese di settembre (sperimentato con successo nel 2011) e di anticiparla a quello di giugno nonché di chiudere anche i giorni festivi 24 ore consecutive per i quattro mesi più caldi dell'anno è nella direzioni di valorizzare e rilanciare l'area della ZtL quale spazio privilegiato per la socializzazione.

Una scelta equilibrata che tiene conto delle varie esigenze in particolare dei cittadini e dei commercianti. Nei prossimi giorni l'area della ZtL sarà munita di segnaletica verticale per evitare gli equivoci sorti negli scorsi anni in cui gli accessi erano regolati dalla sola presenza delle transenne mobili.
Cagli, 2 luglio 2012
                                                                       Alberto Mazzacchera Vice Sindaco di Cagli

 
 
COMEera stato annunciato si è tenuta in comune, lunedì pomeriggio, l’attesa riunione per discutere insieme al sindaco degli orari della Ztl. Ebbene nel corso della riunione con le varie associazioni sindacali si è definita la lunga telenovela che aveva tenuto in apprensione i commercianti del centro.

PER PRIMO all’uscita della riunione ed anche perché ha voluto rimarcare aluni distinguo, il segretario di zona della Confcommercio,

Egidio Cecchini ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Grazie all’impegno di Confcommercio e alla positiva mediazione del sindaco Catena, la Ztl estiva partirà dalle 20,00 e non dalle 20 “effettive” (cioè le 19,30 reali) come riduttivamente richiesto dalle altre associazioni nella riunione del 5 giugno.

Inoltre la Ztl estiva (che partira’ dal 1 luglio fino al 30 settembre) verrà segnalata con adeguata cartellonistica mandando così in pensione le sbarre. Confermato inoltre che non vi sarà alcuna chiusura del corso XX settembre.

Avremmo preferito una durata minore della Ztl estiva ( dal 1 luglio al 15 settembre) e così anche di quella domenicale (che sarà 24 ore fino al 30 settembre). Purtroppo la mancata convergenza anche delle altre associazioni su queste proposte ha fatto sì che non potessero essere portate a compimento. Non di meno il risultato ottenuto è certamente soddisfacente e premia la forte mobilitazione che la Confcommercio e con essa la grande maggioranza dei commercianti di Cagli aderenti all’associazione hanno realizzato in queste settimane».

ANCHE Confesercenti, Cna e Confartigianato hanno inteso sottolineare come in questa vicenda del Piano del traffico a Cagli, abbiano sempre svolto il ruolo per cui sono nate, ovvero la gestione e la tutela degli esercenti cercando di riportare in modo costante e puntuale le loro necessità all’amministrazione: «Si è definita una vicenda — si legge nel comunicato congiunto — che per troppo tempo ha tenuto sulla corda, suscitando loro non poche preoccupazioni, i commercianti del centro storico che si sono più volte sentiti minacciati da paventate chiusure del centro che in un susseguirsi di voci hanno prima riguardato CorsoXXsettembre per tutto il periodo dell’ anno dalle ore 17, passando alla chiusura tutti i giorni festivi dell’ anno dell’ intero centro storico, fino ad arrivare alla questione della Ztl serale nel periodo estivo.

A distanza di due anni dal primo incontro con l’amministrazione comunale si è giunti ad un accordo.

E’ piena soddisfazione, quella che intendono esprimere dopo l’incontro le associazioni di categoria Confesercenti Cna e Confartigianato sulla questione della regolamentazione del traffico nel Comune di Cagli».
Cagli, 26 giugno 2012
Mario Carnali
il Resto del Carlino








27 giugno 2012

IL VICE SINDACO MAZZACCHERA RISPONDE SULLA QUESTIONE DEL PONTE MALLIO

COMUNE DI CAGLI

ASSESSORATO BENI E ATTIVITA' CULTURALI

COMUNICATO STAMPA

(26 GIUGNO 2012)

RESTAURO PONTE MALLIO



La segnalazione della necessità di intervenire sul Ponte Mallio di epoca romana formulata dall'Alleanza di Centro Destra è indice di un sentimento diffuso tra la cittadinanza di cui si è già fatto interprete il Comune di Cagli - Assessorato Beni e Attività Culturali, depositando ufficialmente, negli scorsi mesi, un progetto di restauro dell'importo di circa 150 mila euro nell'ambito della valorizzazione della consolare Flaminia al fine di concorrere al riparto dei finanziamenti europei messi a disposizione con pubblico bando dal GAL Montelfetro.



Ciò è stato possibile grazie anche al protocollo d'intesa sottoscritto con i comuni di Acqualagna e Cantiano coordinato dalla Comunità Montana del Catria e Nerone.


Allo stato attuale si attende di conoscere l'esito dell'istruttoria nella consapevolezza che l'importanza di questo ponte (citato in tutti i manuali d'ingegneria) che da circa due millenni scavalca il fiume Burano sia un ulteriore positivo elemento di valutazione.

Nel mentre c'è chi erroneamente vorrebbe far crede di questi tempi superfluo l'investimento nella cultura, ignorando quanto sia oramai obiettivamente testata la sua ricaduta economica, nel Comune di Cagli guardando al futuro si continua ad operare su questo fronte. Il tempo, quello della storia e non della piccola cronaca quotidiana, si incaricherà di dare ragione a chi in Italia come a Cagli operando tra mille difficoltà, riesce ancora a disegnare un orizzonte in questo settore tanto determinante per lo sviluppo economico e armonico della società.



Alberto Mazzacchera
Vice Sindaco di Cagli


12 giugno 2012

Appuntamento con Griglia in piazza a Cagli il 16 e 17 giugno.

Gli appassionati del cibo alla brace potranno gustare le specialità gastronomiche per le vie del centro storico. L'evento, organizzato dalla Confcommercio locale e patrocinato dal Comune di Cagli, promette un week end dai gusti intensi e tipici, rigorosamente serviti alla brace dai migliori ristoratori cagliesi, in diverse zone del centro della suggestiva cittadina marchigiana.

A partire dalle ore 17,30 i ristoranti di Cagli serviranno carne alla brace in piazza Matteotti, piazza Nicolò IV, via Alessandri e via Leopardi: dalle salsicce classiche e di cavallo alla tagliata di Asado, dalla carne bovina marchigiana fino al pesce. Una occasione per apprezzare prodotti locali passeggiando per le vie di Cagli, accompagnati dall’intrattenimento di gruppi musicali del posto e dall’ospitalità cagliese.

Saranno presenti anche una diecina di stand con prodotti tipici locali: tartufo, salumi, olio, funghi e miele locale.




Il 23 e 24 giugno Pianello ospita la Sagra della Lumaca

Il mese di Giugno Pianello, piccola frazione del Comune di Cagli alle falde del Monte Nerone, ospita la tradizionale Sagra della Lumaca, tra le più antiche della provincia di Pesaro e Urbino.

Al centro della scena la signora Lumaca, indiscussa prelibatezza gastronomica che vanta numerosi estimatori a livello nazionale, proposta in molte gustose varianti.

Tra queste le lumache in porchetta e l’ immancabile polenta con il sugo di lumache, vero e proprio cult gastronomico per intenditori. La cucina a base di lumache è profondamente radicata nella memoria storica del territorio, apprezzata e consumata anche in ambiti socialmente elevati come quelli della Corte del Duca Federico da Montefeltro.

A Pianello da quasi 50 anni rivive e cresce questa antica tradizione nata per valorizzare e promuovere un’eccellenza gastronomica che va considerata una vera e propria risorsa per il Montefeltro.

Nasce proprio a Pianello l’Azienda Agricola Cerreto di Raffaele Papi che, da qualche anno, si dedica con grande passione all’allevamento della Lumaca del Montefeltro, la Helix Pomata allevata a ciclo biologico all’aperto.

Con la nascita della Lumacaia Col d’Serce si è consolidata una tradizione che lega il Monte Nerone alla Lumaca e che, ogni anno, a Pianello rivive in tutta la sua forza.

Quest'anno, per l'edizione 2012, in programma il Polenta Guinness World Record: si cercherà di creare la polenta più grande del mondo.

9 giugno 2012

Una tragedia rimossa.

 “Quando i narcisi erano solo narcisi”


di Carla Ragni *

Cinque anni fa, il 14 marzo 2007, si è tenuta in Svizzera, a Locarno, la presentazione del libro “Quando i narcisi erano solo narcisi”, scritto dalla cagliese Carla Ragni e pubblicato dalla Provincia, in cui si racconta la vita della famiglia Ragni di Cagli. Scrittrice di fama in Svizzera, Carla Ragni è stata la nuora di Gianni Ragni, sindaco socialista di Cagli costretto ad una rocambolesca fuga all’indomani dell’uccisione di Giacomo Matteotti, perché ricercato dalle squadre fasciste. Nel quadro che la protagonista ricompone attraverso la ricerca delle radici della famiglia di origine di suo marito, riemerge, oltre ad una bella ricostruzione della vita cagliese dell’epoca e del fervore politico e sociale che animava quegli anni, anche la triste storia di due giovani cagliesi che, ostacolati nella realizzazione del loro sogno d'amore, andarono incontro al suicidio.  Il libro è stato anche presentato a Losanna in collaborazione con la federazione dei Marchigiani Svizzeri, ed anche a Cagli, il 13 aprile 2007, nella Sala del Ridotto del Teatro Comunale (via Porta Vittoria).

Il racconto si svolge a Cagli nei primi anni del ‘900 e narra le vicissitudini della famiglia del Sig. Giovanni Ragni, primo sindaco socialista di Cagli, costretto a fuggire come emigrato forzato in Svizzera a Locarno, perché perseguitato dall’avvento del fascismo. Questo racconto, sebbene si svolga come un viaggio della memoria da parte della protagonista tra realtà e finzione, parlando di quella Cagli rappresenta un importante punto di riflessione sulla vita di chi ha vissuto l’emigrazione e le sue conseguenze nella condizione di “esiliato” forzato a causa dell’avvento del fascismo.

L’emigrazione dalle diverse tipologie motivazionali, ha significato per Cagli un fenomeno caratterizzante. Tornare dunque a riflettere su tali temi dai risvolti attuali, anche attraverso la lettura di questa opera, oggi che la comunicazione ha assunto un aspetto prioritario, è fondamentale per riportare a galla la nostra storia, i valori della nostra comunità e per non cancellare l’identità di quel fenomeno.


personaggi (in ordine di comparizione)

Carla Nigra – membro della famiglia Nigra (anagramma di Ragni), detta dei cantori Rasena (Etruschi)

Elisa – la veggente

Nina – la “madre”

Bibìn – il proprietario del caffè di Piazza

Bakunìn, Cafiero, Malatesta - anarchici

Andrea Costa – anarchico, poi uno dei fondatori del Partito Socialista

Neto Nigra – (alias Benedetto Ragni * ) giovane cantante lirico, tenore, di umili origini

Gianni Nigra – il “dissidente”, fratello minore di Neto, marito di Nina, il “padre”

Il calzolaio – padre di Neto e Gianni

Bianca Alfieri – (alias Elisabetta Bufalini) pupilla di casa Alfieri

Gigio – servo di casa Alfieri

Berto – factotum di casa Alfieri

Stefano Nigra – pianista, erede della vena musicale Rasena dei Nigra

Bino – il fotografo

Daini – il farmacista

Micheli - il banchiere

Donati – il medico

La marchesa Ginzani

La veggente antenata di Elisa

Don Giuseppe – un prevosto

L’Alfieri – padre di Bianca

Madonna Alfieri – madre di Bianca

Cleto – proprietario della locanda (alle Pole)

I marchesi Ruspotti – possidenti urbinati

Eugenio Ruspotti – primogenito della famiglia Ruspotti

Battista – domestico di casa Alfieri

La moglie di Cleto il locandiere

Il garzone di Cleto

Un dottore


In merito alla tragedia che riemerge dalla narrazione dopo oltre un secolo, la cronaca del tempo aveva dato ampio spazio. Ne riportiamo alcune testimonianze relativamente recenti: 

( 1 ) Carlo Arseni – Immagine di Cagli – Calosci, Cortona, 1989 – pag. 289 e segg.

Cosa era accaduto in casa Bufalini? Ce lo dice il Giornale d'ltalia (4 Dicembre 1903): «Elisabetta Bufalini di anni 18, figlia del Sindaco di questa città, da tempo amoreggiava con Benedetto Ragni, di anni 22, scalpellino. I genitori della ragazza, a causa delle dispari condizioni finanziarie dei due innamorati, opponevano recisamente che i due giovani raggiungessero l'aspirazione dei loro cuori. E fu tale opposizione che li determinò a troncare con la morte una esistenza per loro divenuta intollerabile». La cronaca prosegue dicendo che i due la sera precedente avevano raggiunto a piedi il paese di Pole e lì in una stanza avvenne la tragedia: la ragazza tirò vari colpi di revolver sul fidanzato e poi colpì se stessa varie volte. Tutto questo dopo che il Ragni aveva visto dalla finestra della camera l'arrivo dello zio della ragazza, il quale sentite le detonazioni, accorse e trovò la nipote morta e il Ragni mortalmente ferito. La morte dei due giovani, così inaspettata e violenta fu causa di profonda commozione in tutta la città.

 
( 2 ) Carlo Arseni - Cagli ‘900 tra cronaca e storia, parte prima – Calosci, Cortona, 1992 – pag. 43 e segg.

Elisabetta «dagli occhi vivaci e dall'ingegno svegliato» aveva conosciuto Benedetto alla scuola elementare e l'amicizia era stata poi favorita nel ricreatorio cattolico, ove i ragazzi recitavano. Il Ragni dal viso lentigginoso era emigrato in Svizzera dove si era fatto socialista. Tornato a Cagli i rapporti tra i due ripresero e la ragazza lasciava lettere al mattino nel banco al Duomo dove assisteva alla Messa; una vecchia donna passava le lettere al giovane. In una di queste lettere la giovane aveva incollato un articolo della «Tribuna» del 14 Dicembre, in cui si parlava di un dramma svoltosi qualche giorno prima in un Albergo di Roma, dove furono rinvenuti cadaveri, tenendosi per mano, due giovani innamorati. In calce all'articolo Elisabetta aveva scritto: «Ti piacerebbe fare la stessa fine?» La stessa notte la fuga per Pole (Piobbico) e la tragedia. Furono sparati sei colpi di revolver. Tre ferite aveva la ragazza alla tempia e all'orecchio destro. Una ferita il Ragni alla tempia destra. Due altri colpi conficcati nel muro. Sul tavolo una bottiglia di Vermouth incominciata; in tasca di lei una testina di morto in madreperla, indosso a lui una cartina di solfato di rame, una busta con due fogli di carta ed un lapis, che certo dovevano servire a scrivere i loro addii, se non fossero stati costretti ad anticipare il fatale gesto dalla vista dello zio della ragazza che stava arrivando.


In data 7 Maggio 1903, a firma di O. Barone, esce un poemetto dal titolo «POSTUMA ED ...OLTRE TOMBA» .

Nella prefazione l'autore dice che trattasi di un'opera immaginaria, ma le cose che in esso sono raccontate – afferma - «sempre e dovunque si ripetono e si ripeteranno finche l’ egoismo umano ebbe ed avrà modo e ragione di vivere».

L' Autore si figura il giovane tratto in argomento, «crollato nel trionfo insolente della mediocrazia». «II disprezzo delle genti e l'arte dello scroccare della nostra Italia», avrebbe costretto «quel caparbio codino dello scalpello (Benedetto Ragni era uno scalpellino) nell'invasione d'una miseria terribile ...» È l'amante d'una giovane figlia d 'imperatore» .L' amore tra i due è «passionale, prepotente e invincibile». La proibizione ostinata dell'imperatore in questo caso presentava una sola risposta: la brutalità più egoistica e crudele. Quella che ha prodotto carnefici e «procurato lugubri e misericordiose tragedie».

Il fatto che l' Autore si nasconda sotto uno pseudonimo, perché di questo sembra trattarsi, ed alteri i nomi dei paesi (Cagli diventa «Canicaglica»; Acqualagna «Acqua dei Lagni»), dimostra qual fosse in città il clima di tensione creatasi in seguito al triste evento. L' Autore per essere libero di sparare a zero contro «l'imperatore», contro l'egoismo della classe politica dirigente, che reputava fatto delittuoso l'appartenere a un partito democratico, specie socialista, racconta poeticamente fatto ed antefatto e si fa interprete delle fugaci speranze, ma più dei timori, della disperazione, dei propositi di morte espressi in particolare da Elisabetta, ragazza messa in croce da un pregiudizio ostinato, ragazza disperata fino al punto di intravedere la sua unica porzione di felicità nella rinuncia alla vita.

Nella versione reale la giovane, in un primo momento fu tenuta relegata in casa. Riuscito vano questo tentativo, la famiglia pensò di farla trasferire in altra città, le procurò un giovane fidanzato, costringendola così alla simulazione, che lei si sforzò di studiare allo scopo di ritornare a Cagli, senza che la passione ne fosse minimamente soffocata. Si pensò allora a un altro periodo di prigionia in casa, il periodo in cui si maturò la decisione di farla finita, tante volte da lei accarezzata.

Nella lettera, infatti, del 31 Agosto 1902, otto mesi prima della tragedia, così la ragazza scrive all'amato: «... sono stata male, ho avuto una buona dose di febbre, avrei voluto volerne il doppio pur di morire. Non desidero di vivere e non mi allieta nemmeno il pensiero che potremo avere dei giorni felici». Afferma poi di accontentarsi «solo di un po' di pace». «Con la morte -aggiunge -tutto avrà fine e io la desidero, non già per sembrare sentimentale, perché al mio caso non c' è modo di esserlo, ma perché almeno quando sarò sotto terra sono sicura di essere lasciata tranquilla». Rimane inamovibile ai rimproveri della famiglia: «E credi che tutte queste minacce m'abbiano spaventata? Tutt'altro! Sento d'amarti sempre di più, ti vorrò sempre tanto tanto bene ...».

E qui è una disperata rassegnazione che detta le parole al cuore di questa fragile fanciulla: «Se un giorno non potrai più sopportare questa vita, se dovrai soffrire per causa mia, dimmi pure francamente che mi lascerai, e io non mi lamenterò e sarò sempre disposta a fare ciò che tante volte ho detto». Scorrendo altra lettera, si ha la chiara visione della natura di questo amore privo di gioie, come si deduce da una precedente missiva del 12 marzo 1899, in cui la quindicenne giovinetta dice a Benedetto che «ben volentieri» lo spetterebbe «dalla parte di sotto», quando lui passa (lato del palazzo in via Lapis), ma ne è impedita dalla costante guardia della madre nel piano superiore, e del nonno nel piano «di sotto». Ma ancora vive in lei la speranza di un avvenire migliore, speranza, frammischiata dall 'inestinguibile timore di essere scoperta. «Se davvero mi vuoi bene, non devi parlare a nessuno che io ti scrivo, perché se si sapesse qualche cosa, sarei sicura di non vederti mai più». Il tema della paura riaffiora in altra lettera del primo Maggio '99. Ma qui si adombra anche quello della gelosia: «T'avrei risposto prima se non avessi tanta paura e se non mi fosse venuta tanta rabbia, quando la Pia m 'ha raccontato che fai l' amore con essa e con la nipote di un macellaio, che non so chi sia. E' vero?».
Evidentemente la ragazza non ci crede, perché non ne fa un motivo di litigio, anzi, riprende immediatamente il tema del segreto in quanto «tutti tendono a farci del male e a raccontare alla mamma ogni più piccola cosa» che vengono a sapere. Benedetto era di quattro anni più anziano di lei. Aveva compiuto 22 anni quando morì. Mancando documenti non possiamo dare di lui un ritratto interiore. Possiamo solo dire che la decisione di concludere con il suicidio la storia del loro infelicissimo amore fu presa di comune accordo, perché l' arma omicida se l' era procurata lui.

Così volse verso il fatale epilogo la tragedia dei due innamorati alla quale non contribuì soltanto l' incomprensione della famiglia di lei, ma anche il pregiudizio, per il quale i due infelici furono discriminati anche nel funerale: sontuoso quello di lei; povero e in ombra quello che pochi amici allestirono per lui; pregiudizio classista, assai vivo allora ed elemento categoricamente inderogabile nel consorzio sociale. Vi contribuì anche l'adesione dello scalpellino all'ideale socialista in un'epoca in cui ciò costituiva marchio d'infamia; vi contribuì, e non meno, l'atmosfera di sentimentalismo romantico, che fortemente impresse di sé l'ultimo scorcio del secolo XIX, e che non solo il fatto di Cagli incoraggiò e produsse.

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* Carla Ragni vive a Locarno. La scrittrice collabora dapprima al trisettimanale "Eco di Locarno" e attualmente al giornale "La Ragione". Suoi racconti e poesie sono apparsi su diverse riviste e giornali, inoltre: "Innesto a quattro mani", una riflessione critica sul modo di fare arte oggi, è stato pubblicato nel 1990, in forma ridotta, dalla rivista "Donnavanti". Il racconto "Il Ponte" che fa parte della raccolta "La città degli occhi" è apparso sulla rivista letteraria "Sturzflüge" di Bolzano. "La Bottega", racconto della stessa raccolta è stato trasmesso dalla Radio della Svizzera italiana rete 2 in Intermezzo Musicale. "Flos acque" è una poesia che Carla Ragni ha composto per una creazione musicale per coro e orchestra destinata ai festeggiamenti del centenario di fondazione della Società Svizzera di Pedagogia Musicale; "Requiem breve", composizione che porta lo stesso nome. E' curatrice della silloge poetica "L'Esilio", poeti di frontiera "I Libri di Brolett", 1994 Como. Con Solvejg Albeverio Manzoni e Ketty Fusco ha pubblicato una raccolta di poesie "Il fiore e il frutto; triandro donna" proclamata libro dell'anno della Fondazione Schiller per il 1994.





altre opere dell’autrice

La città degli occhi. Bellinzona (Istituto Editoriale Ticinese) 1992. (Il Ceppo)

Le tentazioni del caos. Venezia (Ed. del Leone) 1993. (Narrativa)

Il fiore e il frutto, triandro donna. Venezia (Ed. del Leone) 1993. (I Piombi)

Felis : la saga degli addomesticati. Balerna (Ed. Il Gatto dell'Ulivo) 1995. (Collanaédo)

La giornaliera : strascio di un incesto. Balerna (Ed. Il Gatto dell'Ulivo) 1995. (Collanaédo)

L' ombelico del maligno. Balerna (Ed. Il Gatto dell'Ulivo) 1995. (Collanaédo)

La settima guglia. Balerna (Ed. Ulivo) 1996

La porta chiusa. Varese (Nuova Editrice magenta) 2000. (Lanterna magica ; 1)

Memoria sul pavé e altri racconti. Balerna (Ed. Ulivo) 2002. (I pedigreed)

La caduta dei cieli. San Cesario di Lecce (Piero Manni) 2004 (Occasioni)