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10 novembre 2016

"L'elisir d'amore" di Gaetano Donizetti

In collaborazione con il Teatro Comunale "Ronconi" di Gubbio

Teatro Comunale di Cagli - Venerdì 11 novembre 2016 ore 21.00

Va in scena al Teatro Comunale di Cagli "L'elisir d'amore" di Gaetano Donizetti, proposto con una nuova idea di allestimento dell'opera lirica denominata "Pocket Opera". È una formula più agile ed economica, proposta dall'Associazione Pocket Opera di Gubbio, che punta ad ampliare la fruizione della grande tradizione operistica italiana. Lo spettacolo sarà al Teatro di Cagli venerdì 11 novembre 2016 alle ore 21.00.
"L'elisir d'amore" è una delle opere più note di Gaetano Donizetti e viene proposto al pubblico attraverso le  arie più accattivanti, collegate fra loro dal racconto delle altre parti dell'opera stessa da parte di attori. Si cerca di rinnovare il linguaggio rendendolo più vicino al gusto dei nostri tempi, cercando di rispettare lo spirito e l’impianto originario. Durante lo spettacolo saranno sul palco quattro cantanti ai quali sono affidate le parti vocali selezionate, e dieci attori che hanno il compito di narrare le vicende dell'opera congiungendo le diverse parti. Sul palco anche un attore che interpreterà il ruolo di un attento Gaetano Donizetti.
Sul palco, oltre ai cantanti dell'Associazione Pocket Opera, ci sono anche gli attori del gruppo teatrale eugubino "Semon'teatro". La regia, i testi e la sceneggiatura sono stati curati da Antonio Petris e Aldo Sartori.
I cantanti coinvolti nel progetto possono vantare curriculum di tutto rispetto con prestigiose esperienze nazionali e internazionali nel campo dell'opera. La Compagnia Semon'Teatro e i suoi attori lavorano da oltre 30 sui palchi di tutto il territorio umbro e hanno messo in scena di 40 spettacoli.
L'associazione Pocket Opera ha già portato in scena con la stessa formula la "Butterfly" e nel 2015 il "Barbiere di Siviglia".
Lo spettacolo nasce da una collaborazione tra il Teatro Ronconi di Gubbio, dove l'Elisir formato "pocket" ha debuttato lo scorso 31 ottobre, e il Comunale di Cagli, con il patrocinio dei due comuni, di Regione Umbria e di Regione Marche. Al progetto hanno concesso il patrocinio anche il Senato della Repubblica e il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali riconoscendone la validità culturale e divulgativa.
L'Assessore alla Cultura del Comune di Cagli, Maria Assunta Valeri sottolinea che con questa opera «Inizia una nuova e interessante collaborazione tra Gubbio e Cagli, che condividono e sostengono il progetto teatrale di Pocket Opera. Credo molto in questa fruttuosa collaborazione che ha l'obiettivo di avvicinare e formare un pubblico sempre più consapevole e partecipe incentivando anche i giovani a scoprire e vivere l'esperienza del teatro tradizionale. Sicuramente una partecipazione che andrebbe ampliata ad altri teatri storici dei nostri territori.»

Il presidente dell'Associazione, sen. Aldo Sartori sottolinea che «nel 2013 è stata presentata la candidatura dell’opera lirica italiana a patrimonio immateriale dell’umanità Unesco quale elemento essenziale per la diffusione del patrimonio culturale italiano. Con questo stimolo la nostra associazione si è impegnata un una nuova interpretazione dell'opera che, seppur integra e fedele al suo contesto di racconto, la riassuma e la scomponga sul piano drammaturgico quasi a farne un'opera tascabile».






Elisir d'amore
di Gaetano Donizetti
Una collaborazione tra i teatri di Gubbio e Cagli
Un progetto lirico dell'Associazione Pocket Opera di Gubbio




Personaggi ed interpreti
 Filippo Pina Castiglioni (tenore) Nemorino - Manuela Kriscak (soprano) Adina - Carlo Morini (baritono) Belcore - Eugenio Leggiadri Gallani (basso) Dulcamara - Gaetano Donizetti è Stefano Tosti

Contadini: Alessandro Luconi, Gabriele Gambini, Lorenzo Tognoloni, Luca Bianchini
Contadine: Lorena Edera, Annamaria Pizzichelli, Marta Urbani Valentina Panfili, Giulia Biccari
Le aiutanti di Dulcamara: Annalaura Tosti e Giulia Pettinari.

Gruppo teatrale Semon'Teatro
Regia, testi e sceneggiatura Antonio Petris e Aldo Sartori 


Informazioni
www.teatrodicagli.it
Biglietti: Platea e Palchi 15,00 € - Loggione 10,00 € - Vendita online su www.liveticket.it
Botteghino Tel. 0721 781341 - Ufficio Cultura 0721 780773

Associazione Lirica Pocket Opera
L'Associazione nasce a Gubbio nel 2005, per promuovere l’interesse verso l’opera lirica, partendo dalla constatazione che i costi di realizzazione di un'opera sono sempre più elevati ed è sempre più difficile proporre iniziative a favore della lirica anche a causa della riduzione di contributi pubblici e di sponsor privati. Per mantenere viva la grande tradizione lirica italiana, l'Associazione ha sviluppato il format "Pocket Opera" per superare le difficoltà del pubblico nell'ascolto di un'intera opera. Con "Pocket Opera" si propongono le arie più accattivanti e più note di un'opera, collegandole con l'intervento di attori che ne narrano le vicende. L'associazione lavora cercando di coinvolgere istituzioni sia nel settore artistico/culturale che nel mondo della scuola, con la volontà di proporre un grande progetto culturale a partire dalle giovani generazioni.

Gruppo Teatrale Semon’teatro
Nasce nel 1986 a Semonte di Gubbio, come gruppo teatrale parrocchiale, su iniziativa di Marino Cernicchi che ne è tutt’ora il direttore artistico. Nella seconda metà degli anni novanta viene affiancato alla regia da Stefano Tosti. Dopo una breve collaborazione con il gruppo teatrale "Sauro Clementi" tra il 1995 ed il 1997, inizia a presentarsi ad un pubblico più vasto. Nei suoi 30 anni di attività ha portato in scena più di quaranta commedie, rigorosamente in dialetto eugubino, devolvendo sempre gli incassi in beneficenza. Cinque le tournée all’estero presso le comunità di emigrati umbri in Lussemburgo e Francia. Da circa due anni collabora con l’associazione di promozione sociale "Pocket Opera".



Primo Antonio Petris - Regista
Studia al conservatorio di Udine, si diploma all'Accademia d'Arte Drammatica e si laurea in Musicologia a Londra dove lavora come assistente in varie opere. Dal 1995 firma le sue prime regie e, come assistente, affianca Denis Krief. Dal 2000 al 2005 firma regia scene e costumi per 14 opere andate in scena in Europa e nel mondo. Dal 2005 al 2012 mette in scena "Gozzano e dintorni" e "Il Maestro di Cappella" a Spoleto, "L’Elisir d'Amore" a Udine, Cagliari, Salerno e "Aida" a Königstein e Rohrdorf in Germania poi a Lecce e a Spoleto, "Andrea Chenier"a Foggia e Tirana e "Lucia di Lammermoor" per il Festival di Wiesbaden. Con M. Mirabella, al Petruzzelli di Bari, "Barbiere di Siviglia", "Cavalleria Rusticana" e "Tabarro" e a Savona "Don Pasquale". Nel 2012 al Festival Rossiniano di Bad Wilbad "Adina" e "Barbiere di Siviglia" ad Amsterdam e Manila. È ospite, come regista, alle Settimane Musicali dell'Olimpico di Vicenza e mette in scena "Ratto dal Serraglio". Come autore e regista "Io Chisciotte", "Che fine ha fatto baby bambola?"

6 novembre 2016

MERAVIGLIA IMPERFETTA a Palazzo Tiranni Castracane

la complessa alchimia della passione
design d’autore


Imperfettolab protagonista a Palazzo Tiranni Castracane
Cagli (PU)
29 ottobre – 20 novembre 2016








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L’incontro tra l’estetica immaginifica e contemporanea delle creazioni di Imperfettolab con la storia rappresa tra le pareti di Palazzo Tiranni Castracane è un matrimonio del tempo, un vincolo di passione che lega due anime fuori sincrono, ma fedeli ad una comune idea di bellezza. 
In questo glorioso edificio, spoglio della vita degli uomini, le quadrature sbrecciate, i marmi graffiti, i broccati lacerati della tappezzeria, le mani di colore sovrapposte in carezze che ora si scrostano dai soffitti, non testimoniano una decadenza, ma un’amplificazione del bello, un’alterazione “temporale” che non si è servita di acqua e fulmini ma di ore e d’anni rovesciati per lasciare la sua impronta. 
Lo stesso sentimento per cui i creativi dell’imperfetto s’innamorano dell’ammaccatura della polpa di una mela caduta, dell’ustione di una corteccia, della crepa di una roccia aggredita dal muschio e perché parteggiano per il tempo perduto, anche quando s’impegnano a ridisegnare il futuro.
Sabrina Foschini