Si è tenuto ieri a Cagli l’incontro di alcuni cittadini per cercare di costituire un comitato per la sicurezza, in conseguenza della preoccupante comparsa, anche nel nostro territorio, del dilagante fenomeno dei furti nelle case. Si è messo subito in evidenza il legame fra la nascente criminalità e le condizioni di disagio economico in cui vengono a trovarsi molte, troppe persone in conseguenza della crisi che sta attraversando il mondo del lavoro. E si teme che tra chi trovandosi in difficoltà economiche e vivendo in un ambiente che non gli appartiene per cultura, tradizione e legami affettivi, ci possa essere chi più facilmente è portato a delinquere per “sbarcare il lunario”. Ad aggravare la situazione c’è il degrado generale della qualità della vita, conseguenza della diffusa mancanza di rispetto delle regole, a cominciare dall’incuria nella manutenzione della cosa pubblica e nel funzionamento dei servizi, dall’indifferenza diffusa nei confronti di cattive abitudini degli automobilisti in città, dall’eccessiva tolleranza nei confronti di scooteristi rumorosi e spericolati, dall’inspiegabile impotenza dei genitori ed indifferenza delle autorità verso le continue intemperanze notturne giovanili e non solo. In tutto questo disordine materiale e morale, dove evidente è la sensazione di mancanza di qualsiasi forma di controllo autorevole, il progetto criminale trova terreno fertile nel quale attecchire. Per questo nella riunione di ieri sera si è deciso di promuovere una raccolta di firme per sollecitare gli amministratori responsabili ad esercitare una maggiore osservazione del territorio e soprattutto ad intraprendere ogni azione necessaria per incrementare la presenza, soprattutto notturna, delle forze dell’ordine.
Si è inoltre evidenziata la necessità di stimolare la partecipazione dei cittadini ad un maggiore controllo sulle abitudini della gente e la conseguente tempestiva segnalazione alle autorità competenti dei comportamenti sospetti, delle inefficienze, delle anomalie in genere. Si è altresì ritenuto utile, per sgravare l’onere degli organi competenti, ma soprattutto per agevolare i cittadini più titubanti, di costituire un “centro di ascolto” a mezzo telefono o internet, che peraltro otterrebbe anche una maggiore attenzione da parte degli organi di sicurezza o di gestione dei servizi. Per questo si auspica un seguito più concreto e costruttivo alla riunione di ieri sera.
All’incontro, condotto da Sergio Giacchi, Massimo Silvestrini, Mario Carnali e Gianni Bartoli, erano presenti, oltre a una trentina di persone, il presidente della Comunità Montana ed alcuni rappresentanti delle forze dell’ordine. È stata invece stigmatizzata l’assenza dei Sindaci e di una rappresentanza della Polizia Municipale.
Lucio Palazzetti
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