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26 luglio 2013

Chi ha il dovere di intervenire affinché pochi maleducati non possano trasformare una festa in una gazzarra?

di Viviam Cuccaroni
Mi trovavo un giorno in piazza Matteotti a Cagli in compagnia di alcuni amici e parenti quando circolò la notizia che di lì a breve ci sarebbe stato un matrimonio.Incuriositi ci avvicinammo al Duomo, ma la nostra curiosità presto si rivelò "insana": una turba di "invitati" iniziò a manifestare la propria esuberanza urlando al megafono slogans e incitamenti accompagnati da "strombazzate" con trombe da stadio assordanti.Nel giro di pochi minuti il sagrato della Chiesa e la piazza furono inondati da urla e schiamazzi al canto di "Romagna mia "(particolare che mi ha indotto a pensare alla provenienza dei nuovi conquistatori !) a questo si aggiunse il blocco della via del Corso causata dalla sosta delle automobili addobbate da cerimonia.In quella confusione incredibile, giravo lo sguardo alla ricerca di un vigile, un sorvegliante qualcuno in grado di ripristinare la normalità, ma non c'era nessuno!Mi domando come sia possibile che in una cittadina  ricca di monumenti storici, promotrice di eventi culturali importanti, testimone di eleganza sobrietà e buongusto, possano accadere episodi così degradanti! Ero circondata da persone allibite, frastornate che si domandavano dove fosse finito il RISPETTO per il luogo sacro e per la cittadinanza stessa ; è per dar voce a queste persone che scrivo .Torno a Cagli (mio paese natio) molto spesso, per godere dell'aria pulita della genuinità e della tranquillità pur nel sano divertimento. Mi piacerebbe conoscere l'opinione dei cittadini cagliesi in merito, anche  per scongiurare che questo episodio rappresenti solo l'inizio di una "nuova" moda!

Sabato 27 luglio il Maestro Ramin Bahrami dirige gli allievi al Teatro Comunale

di Elisabetta Marsigli
Bahrami e Puliani al master

Ramin Bahrami, uno dei più grandi interpreti al mondo di Bach dirige l’Orchestra  d’Archi “Fides in Musica” sabato 27 luglio al Comunale di Cagli, terzo appuntamento di Cagli Opera Prima,  un festival sui nuovi talenti artistici  ideato dal Prof. Massimo Puliani e promosso dall’ l'Istituzione Teatro Comunale e il Conservatorio “G.Rossini di Pesaro”.
Il Maestro, per concerti di J. S. Bach per pianoforte e orchestra “Bwv 1054-1055”, chiamerà al pianoforte  due giovani talenti che hanno seguito la Masterclass diretta da Ramin Bahrami che si è tenuta al Casale Talevi di Cartoceto, per  6 giovani talenti: Valeria Tonna, Alessandro Trapasso, Lorenzo Magi, Andrea Palermo, Leonardo Mesini  e Guido Freschi. Tutti questi musicisti saranno in scena nella prima parte della serata che si concluderà con le premiazioni agli allievi che si saranno distinti per particolare merito. Sono state individuate tre Borse di studio, di cui una da € 1000,00, due da € 300,00, di cui una proposta dall’Istituzione Teatro di Cagli – Assessorato Beni e Attività Culturali del Comune di Cagli.
“E' una grandissima gioia poter lavorare al fuoco sacro di Bach. Questi ragazzi sono i giovani interpreti del pensiero bachiano di domani!”. Con queste parole inizia l'incontro con il Maestro Ramin Bahrami, impegnato nella masterclass bachiana con 5 talentuosi pianisti che  sabato 27 luglio terranno il concerto in programma a Cagli Opera Prima al Teatro Comunale (ore 21.15) insieme all'Orchestra d'Archi Fides in Musica diretta dal Maestro a Cagli per la terza volta. Il presidente/amministratore dell Istituzione Teatro Msssimo Puliani lo ha definito l'artista di riferimento del Teatro di Cagli dove ha già registrato due album per la Decca.
Secondo il Maestro “Decifrare il codice segreto della musica di Bach è la chiave per riuscire ad intepretarne la sua musica, indagando in tutti i suoi stati d'animo, dalla gioia, alla poesia, alla tristezza. La musica non è un oggetto, bisogna imparare a capirne i segreti e i sentimenti. Giocare è molto importante e non è un caso se nelle altre lungue europee il verbo “suonare” corrisponde al verbo “giocare”. In italiano assume un carattere più serio, ma nello stesso tempo l'Italia non fa tutto quello che dovrebbe fare per l'Arte e la Cultura.”
“Cagli è un esempio da seguire e trasportare in altre situazioni: - ha aggiunto Bahrami - ciò si è potuto realizzare grazie al prof. Puliani, all'amministrazione comunale, nelle persone del Sindaco Catena e dell'assessore alla cultura Mazzacchera, e all'imprenditore Marco Talevi che ci ospita nel suo casale, i quali ci hanno dato fiducia e hanno creduto in un progetto come questo che valorizza i giovani. Se sabato sera anche gli spettatori usciranno da teatro apprezzando il nostro concerto io avrò raggiunto pienamente il mio scopo.”
La masterclass di Ramin Bahrami è davvero qualcosa di diverso nel panorama musicale: “spesso ci fanno solo studiare, ma non abbiamo mai un confronto diretto con il pubblico o il rapporto con un'orchestra - spiega Andrea Palermo, uno degli allievi del maestro di soli 17 anni – Qui, oltre all'intenso lavoro di interpretazione e di approfondimento della musica, avremo la possibilità di esibirci in pubblico. E' inutile oggi come oggi fornire solo teoria e non dare la possibilità di mettersi alla prova sul serio.”

Onore al merito a Ramin  Bahrami per questa lodevole iniziativa “Maestri e Allievi”, nel progetto Cagli Opera Prima. Bahrami è diventato ormai l’artista di riferimento del Teatro Comunale di Cagli con all’attivo ben 4 concerti dell’artista persiano e due registrazione dei suoi ultimi CD.

Biglietti a 3 euro.
Botteghino del Teatro di Cagli aperto tutti i giorni dalle  19 alle 20 e dalle 21.15 alle 22.15.
il 27 luglio aperto dalle ore  17.00 Info: cagliteatriemusei@virgilio.it
T. 0721.780731

3 luglio 2013

DAL 12 LUGLIO IL VIA AI VENERDI' DI CAGLI


AVVIATI I LAVORI DI RESTAURO DI PONTE MALLIO


Ponte Mallio prima delle demolizioni della Chiesa
della Madonna del Ponte. Foto del 1898.
Sono stati avviati i lavori di restauro di Ponte Mallio: il monumento romano di Epoca Repubblicana tra i più imponenti lungo l'antica consolare Flaminia realizzata nel 220 a.C. seguendo probabilmente in parte precedenti tracciati di popolazioni italiche.

Opera ingegneristica romana, da sempre oggetto di studio e di forte interesse, il ponte è articolato nel grande fornice centrale realizzato con 21 cunei giganti (superi al metro cubo) avente un interasse di 11,6 metri  a cui si affiancano i possenti muraglioni con poderosi contrafforti.

Sul ponte, nella parte più stretta verso la città, era posta la Chiesetta del Ponte con accanto il cancello che, ancora in pieno Seicento, fungeva da postazione di controllo dei viandanti e delle merci.

Ad eseguire i lavori di ripulitura, restauro e sistemazione dell'area circostante con uno stringente cronoprogramma è la ditta "Cancellieri Costruzioni e Restauri" di Apecchio. L'attuazione del progetto (a firma dell'arch. Roberto Ceccarelli) dell'importo di oltre 170 mila euro è resa possibile dal finanziamento europeo del GAL Montefeltro Leader.

"Con questo intervento di circa 170 mila euro [afferma Alberto Mazzacchera - Vice Sindaco con delega Beni e Attività Culturali] accanto alle opere necessarie sui paramenti murari si darà anche un'adeguata sistemazione allo specchio d'acqua che attornia il fornice principale e si creerà un sistema di accesso a ridosso di Ponte Mamiani per facilitare la fruizione turistica. Si tratta di un restauro quanto mai necessario che era stato sollecitato specie dai turisti e che si pone nella più vasta azione che vede Cagli tanto impegnata nella riapertura del Museo Archeologico e della Flaminia (i cui locali restaurati sono stati aperti per la Giornata FAI di Primavera 2013) quanto in prima linea con la città di Fano per il bando del Distretto Culturale Evoluto e con l'Ateneo di Ancona e le città di Firenze e Bologna per il progetto HERMeTE: progetti che attengono lo sviluppo turistico dell'antica consolare Flaminia.

Credo [conclude Mazzacchera] che il restauro di Ponte Mallio debba anche essere il primo passo di forte valenza simbolica per il miglioramento della mobilità di quest'area avviando ad esempio  l'approfondimento con la Provincia dell'idea di ampliare sul lato del fiume Bosso il marciapiede di Ponte Terenzio Mamiani sia a vantaggio dei cittadini che vivono e utilizzano questo tratto urbano della Flaminia e sia dei turisti che sempre più andranno a visitare il restaurato Ponte Mallio".

1 luglio 2013

FESTE DI PAESE

di Lucio Palazzetti




Tre principi irrinunciabili: finalità, divertimento, profitto. E la finalità, l’obiettivo, non dovrebbe limitarsi al divertimento o al profitto, dovrebbe invece essere il fattore nobilitante dell’iniziativa, soprattutto quando c’è l’Amministrazione pubblica a sostenerla in maniera più o meno evidente.
 
Forse con l’età si diventa ipercritici e rompiballe, ma mi sorge un interrogativo e qui lo pongo: cosa fa muovere la macchina organizzativa cagliese delle feste in piazza? E’ noto che con la bella stagione i borghi d’Italia, nel tentativo di perseguire degli obiettivi ben precisi, propongono miriadi di Sagre, di Feste rionali, di Palii e di altre iniziative che riscuotono un notevole e costante successo producendo anche discreti profitti. Quando si tratta di una Festa religiosa, l’obiettivo che di solito si persegue è di festeggiare la ricorrenza in modo collettivo fra i componenti la comunità dei fedeli e sono i parrocchiani a sostenere l’iniziativa e di solito i profitti vanno a favore della Parrocchia. Nel caso delle Rievocazioni storiche l’obiettivo è il richiamo turistico, la diffusione promozionale del nome della città e del territorio, per cui di solito c’è dietro la Pro Loco, oppure, come a Cagli, c’è una Associazione storica che orienta i profitti per il miglioramento dell’organizzazione della festa e talvolta per fini assistenziali. Molte Feste rionali poi perseguono obiettivi diversi, talvolta il proselitismo politico, in altri casi l’assistenzialismo sociale, o quant’altro. Ci sono poi le Fiere gastronomiche che mirano alla promozione di prodotti di nicchia ed al richiamo turistico nel territorio. In tutte queste occasioni l’Amministrazione comunale prende parte, a seconda dei casi, quale mero organo di controllo, ma più spesso come ente patrocinante, come ente promotore, a volte come cofinanziatore dell’iniziativa o talvolta invece come destinatario di gran parte dei profitti.
Senza nulla togliere al lodevole impegno e alla efficienza dei giovani organizzatori di alcune feste estive cagliesi - che fanno bene a fare queste feste e spero che continuino a farle senza rinunciare a migliorarle nella qualità - viene da chiedermi però in quale contesto fra quelli sopra descritti si collochino tali feste, quali sono gli obiettivi, quali i vantaggi per la collettività, a chi vanno i profitti e soprattutto come si rapporta l’Amministrazione comunale nei confronti di tali iniziative.