Segnali preoccupanti di iniziative per lo smantellamento del servizio di Endoscopia.
24 novembre 2013. Sembrano non finire mai i
problemi per l’ex Ospedale di Cagli ( declassato dalla Regione a Casa della
Salute) alle prese con continui
tentativi di svuotarlo di servizi importanti. Il Comitato Sanità di Cagli
denuncia il tentativo di mettere in difficoltà il servizio di Endoscopia che in passato aveva sempre dimostrato di funzionare molto bene.
“ E’ in atto un tentativo,
nemmeno tanto nascosto, di mettere in
crisi l’operatività del servizio di Endoscopia dell’Ospedale (ora Casa della Salute
per la Regione) di Cagli. Nei mesi scorsi – scrivono il presidente ed il
segretario del comitato Sergio Castellucci e Vincenzo Mei – anche attraverso la
stampa,avevamo messo in guardia sia i dirigenti
dell’area Vasta sia il Sindaco e gli
amministratori locali circa il fatto che venivano prese decisioni che
potevano rendere precaria la funzionalità del servizio .
Le rassicurazioni che la piena
operatività sarebbe ripresa subito dopo la pausa estiva, al termine del periodo
di ferie, si sono rivelate la solita presa in giro.
Il servizio, nonostante l’impegno
degli operatori interni, viene fatto funzionare in modo saltuario e discontinuo
a causa delle “ cervellotiche” decisioni dei responsabili di Area Vasta. Assistiamo
non solo ad un continuo ed insensato spostamento di personale presso altre
sedi, ma al fatto ancor più grave che la struttura di Cagli viene praticamente
“cannibalizzata” in quanto le sue attrezzature sono continuamente sottratte per essere
utilizzate a Sassocorvaro ed Urbino. Tutto questo costringe l’endoscopia di
Cagli ad un funzionamento estremamente
ridotto, al punto che invece dei circa venti interventi mensili, normalmente
eseguiti, se ne possono attualmente erogare appena la metà. Si tratta della
solita tattica seguita anche in passato, ma ormai apertamente scoperta : prima
si mette in crisi un servizio con decisioni assurde, poi si dice che non ci
sono i numeri che ne giustificano la prosecuzione. Vogliamo denunciare apertamente questo
inconcepibile stato di cose, fonte anche di notevoli disagi per i cittadini. Invitiamo
pertanto il Sindaco ad intervenire con urgenza e decisione per far cessare
immediatamente questo insensato stato di
cose. Il servizio di endoscopia presso la sede di Cagli è espressamente
previsto dalla legge regionale e non permetteremo una ulteriore spoliazione
della struttura. Se non ci saranno
immediati provvedimenti per riportare la situazione allo stato di piena
funzionalità, il Comitato darà vita ad una nuova e forte mobilitazione cittadina
. Siamo stanchi di prese in giro e non
resteremo con le mani in mano “
Comitato
per la difesa dei servizi socio sanitari
del
Catria Nerone
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