La discarica di Ca' Guglielmo nel comune di Cagli torna a creare problemi agli amministratori in carica dopo che la Provincia di Pesaro si è costituita parte civile nel procedimento penale aperto dall'autorità giudiziaria nei confronti di Marche Multiservizi a seguito delle segnalazioni dell'ARPAM per violazioni circa il conferimento di rifiuti pericolosi non corrispondenti ai requisiti di ingresso in discarica.
I consiglieri di minoranza avevano già denunciato nei mesi scorsi, in varie occasioni, comportamenti preoccupanti sulla gestione del conferimento dei rifiuti industriali.
Comune e Comunità Montana, che avevano firmato un protocollo per l’uso della discarica, avevano sempre respinto quelle osservazioni come esagerati allarmismi.
Comune e Comunità Montana, che avevano firmato un protocollo per l’uso della discarica, avevano sempre respinto quelle osservazioni come esagerati allarmismi.
Oggi una nota della minoranza consigliare del Comune di Cagli mette in allarme la cittadinanza sia sulla qualità dell'operato degli amministratori, sia sui possibili danni che possono essere stati procurati all'ambiente da una cattiva gestione della discarica:
“La decisione della Provincia di costituirsi parte civile nel
procedimento penale relativo a quanto accaduto nel territorio di Cagli, mette
allo scoperto una situazione di estrema gravità. Quella di Ca’ Guglielmo – si legge nel
comunicato - è una brutta storia che sta causando comprensibili proteste tra i
cagliesi, preoccupati di quanto avvenuto in quella discarica, dei possibili danni
al territorio e per il comportamento
della amministrazione comunale che anche in questa occasione ha dimostrato
estrema superficialità. Infatti sin
dall’inizio dell’anno 2011 sono iniziate le segnalazioni dell’Agenzia Regionale
Protezione Ambientale Marche (ARPAM) per violazioni circa il conferimento di rifiuti pericolosi non
corrispondenti ai requisiti di ingresso in discarica, con trasmissione degli
atti al Comune di Cagli ed alla autorità giudiziaria. Segnalazioni che peraltro
sono continuate sino alla fine dello stesso anno tanto che la Provincia nel
mese di luglio 2011 ha provveduto ad emettere diffida al fine di ripristinare
le condizioni ottimali di gestione ed in ottemperanza alle prescrizioni
autorizzative. Diffida che si è ripetuta pure nel maggio del 2012.
A seguito di tutto questo – continua il comunicato della minoranza - avevamo più volte sollecitato il Sindaco, la Giunta comunale ed il Presidente della Comunità Montana, ad intervenire subito; ma nessuno ha fatto niente . Non ci sono scusanti per il comportamento degli amministratori che hanno sempre minimizzato i fatti definendoli “allarmismi” e rendendosi così responsabili di una grave danno ai cittadini ed al territorio. Adesso il loro superficiale e colpevole atteggiamento è venuto a galla. Il Sindaco e la Giunta erano perfettamente al corrente di quanto segnalato dall’ARPAM avendone ricevuto i rapporti. Perché non sono immediatamente intervenuti ed invece hanno addirittura firmato una proroga per l’utilizzo della discarica?
A seguito di tutto questo – continua il comunicato della minoranza - avevamo più volte sollecitato il Sindaco, la Giunta comunale ed il Presidente della Comunità Montana, ad intervenire subito; ma nessuno ha fatto niente . Non ci sono scusanti per il comportamento degli amministratori che hanno sempre minimizzato i fatti definendoli “allarmismi” e rendendosi così responsabili di una grave danno ai cittadini ed al territorio. Adesso il loro superficiale e colpevole atteggiamento è venuto a galla. Il Sindaco e la Giunta erano perfettamente al corrente di quanto segnalato dall’ARPAM avendone ricevuto i rapporti. Perché non sono immediatamente intervenuti ed invece hanno addirittura firmato una proroga per l’utilizzo della discarica?
Se la Provincia si è sentita in
dovere di intervenire, cosa hanno invece aspettato Comune e Comunità Montana che hanno firmato la proroga?
Dovevano essere il Sindaco e la Giunta a prendere subito provvedimenti a difesa dei cittadini, evitando scempi e pericoli per
il nostro territorio. Invece se ne sono
completamente lavate le mani. Il loro è un atteggiamento ingiustificabile
perché dopo aver sottoscritto accordi per l’utilizzo del sito avevano il dovere
di vigilare ed intervenire , senza nascondere , come sempre, la testa sotto la
sabbia giocando a scarico di responsabilità. La discarica di Ca’ Guglielmo è
stata usata per ripianare i debiti
contratti dalla cattiva gestione di Natura s.r.l causati dalla incapacità amministrativa di
persone di nomina politica che invece di essere rimosse sono state addirittura “promosse”
ad incarichi ben remunerati. Come sempre a pagare sono i cittadini, sia con le bollette sia
dovendo subire danni al loro territorio.”-
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