Tre
coreografie e il suo personale omaggio a “Le Sacre du Printemps” venerdì 6 settembre
2013 al Teatro Comunale.
di Elisabetta Marsigli
Fabio Crestale (*) , coreografo e danzatore
fra i più interessanti della nuova danza italiana, è il protagonista del
trittico che il Festival Dance Immersion di Cagli propone in prima nazionale al
Teatro Comunale dalle ore 21.15, sul tema de " Le sacre du
printemps".
Ne La Procréation du Printemps Crestale ha creato una coreografia per la MeF Ensemble di Cagli, con un estratto
sul tema del Festival, presentato come studio, che si discosta notevolmente
dall'originale del 1913. Un omaggio del poliedrico danzatore alla donna.
Di seguito Crestale danzerà un assolo creato da Paolo Mohovich, talentuoso coreografo
piemontese, fondatore del balletto dell'Esperia, dal titolo Actions après la guerre in
prima nazionale.
Terza e ultima performance, sempre in prima nazionale, Elles sont Vivantes che
vede in scena Crestale, anche autore della coreografia, insieme a Ariane
Roustan e Francesca Domenichini, musiche arrangiate da bigmicstudio.
Scrive Crestale nelle note
di regia: “Nella singolarità, apparente, del titolo del balletto Elles sont
Vivantes, titolo rubato ad una poesia di Hermann Roich, è racchiuso il senso e
il punto di riferimento della mia riflessione e della mia ricerca coreografica,
dedicata a…le gambe. Proprio quelle: gli strumenti che, in danza, vengono usati
(e, talvolta, abusati) per tracciare le linee, argomentare la tecnica,
sostenere la bellezza della forma. Ho scelto, in piena consapevolezza, di
mettere in primo piano questosegmento portante dell’anatomia e fisiologia del
corpo dei danzatori (e di ciascuno di noi, certamente). Il mio intento era ed è
quello di riscoprire la bellezza, oggettiva, eloquente, delle gambe,
sottolineare la loro potenzialità espressiva. Attributi che, in questo mio
lavoro, sono esplorati, dichiarati e vissuti in una condizione a sé stante. Le
gambe, finalmente libere da obblighi, derivazioni, limitazioni, le gambe sono
viste e trattate come se fossero un volto parlante!”
Ancora venerdì 6 settembre
a Palazzo Berardi Mochi Zamperoli
alle ore 18:00
a Palazzo Berardi Mochi Zamperoli
alle ore 18:00
Ultimo appuntamento con le Conversazioni
su LE SACRE/3: (interpretazioni e riferimenti)
con il giornalista Ermanno Romanelli.
su LE SACRE/3: (interpretazioni e riferimenti)
con il giornalista Ermanno Romanelli.
Il Festival è ideato e diretto da Benilde Marini,membro
Internazionale del Consiglio della Danza UNESCO. L'organizzazione è a cura
dell'Associazione "Movimento e Fantasia", in collaborazione con
l'Istituzione Teatro del Comune di Cagli, presidente prof. Massimo Puliani.
(*) Fabio Crestale
Si è formato nelle scuole:
Balletto di Toscana - Firenze, Ials - Roma, California - Milano. Si è perfezionato nei centri di
danza internazionali come Steps e Alvin
Ailey Dance Center a New York, Columbus a Zurigo, Laban Center a Londra, CND a Parigi. E’ un danzatore free
lance e ha danzato, fra le tante, per la
Compagnia Doppio Movimento diretta da Valentina Benedetti per la Compagnia Steptext Dance Project diretta da
Helge Letonya Germania, Piccola
Compagnia diretta da Raffaele Paganini Italia. Alla Biennale di Venezia
con la Compagnia di Richard Siegal
(danzatore di William Forsythe) Francia. L’Opera Garnier a Parigi: nel “Bolero” coreografia di
M.Bèjart, La Source coreografia di Jean-Guillaume Bart.ecc.. Per la Compagnia
Bea Buffin. Ha danzato per la Compagnia
parigina “Baroque” e allo Staddefrance in “Aida”coreografata da L. Fanon.
Partecipa al Festval Exister_10, AnticorpiXL, al teatro “Out Off” di Milano.
Nel 2011 fonda la sua
Compagnia www.ifunamboli.com con
sede a Parigi dove viene invitato al
Festival Vetrina della giovane danza d’Autore AnticorpiXL 2011, Città di Ravenna, Italia, nel Festival
di Danza Contemporanea Teato Carme
Valencia Spagna , Café de la Danse Paris ecc. Vincitore di diversi concorsi
internazionali di danza tra cui Spoleto, Treviso, Firenze, Bologna, Milano, Madrid. info :
www.fabiocrestale.com
La proposta di lavoro di
Crestale parte dal riscaldamento del corpo. In questa fase vengono impiegate tecniche di yoga e di danza
classica per formare un intreccio
contemporaneo. Le posizioni apprese sono articolate in dinamiche tramite
le quali il danzatore deve trovare e
sentire il lavoro di allungamento del proprio corpo.
La pratica fondamentale
consiste nell’imparare a focalizzare l’energia nello stomaco, togliendo tensione al resto: un
equilibrio di forza necessario alla
padronanza del proprio corpo e dei suoi movimenti. La coreografia si
basa sulla ricerca di una qualità personale di movimento allo scopo di stimolare una velocità di
apprendimento in dinamica. Lavorare sulle
sensazioni del movimento attraverso l’utilizzo di gesti quotidiani
permette infatti ad ogni danzatore di
appropriarsi della propria coreografia, tirando fuori la propria personalità.
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