Vice Sindaco con delega B.A.C
Sono
stati finanziati, come a suo tempo preannunciato, i lavori di restauro alla settecentesca
chiesa di Santa Chiara di proprietà comunale. Con Decreto 37/TBC del settembre 2013
della Regione Marche, è stato concesso al Comune di Cagli il contributo di euro
341.524,81 a cui si aggiunge la quota di cofinanziamento di euro 17.975,00 del
Comune di Cagli.
L'intervento
consente di intervenire in maniera adeguata sulla preziosa chiesa nella cui
alta volta si conserva un affresco di Gaetano Lapis (Cagli, 1706 - Roma, 1773)
di significative dimensioni (10x3,60 m) e nella parete di fondo è un maestoso
altare marmoreo con colonne binate ripreso dall'altare di San Francesco Saverio
della chiesa del Gesù in Roma.
Questo
importante e atteso risultato, reso assolutamente necessario e inderogabile da
alcuni crolli parziali verificatisi negli anni passati, è frutto di una
significativa sinergia che ha visto fianco a fianco il Comune di Cagli e la Direzione Regionale del MiBAC con
l'attenta e dinamica Lorenza Mochi-Onori.
Dal
1994 (anno della riapertura al pubblico della Chiesa in occasione della mostra
dedicata al Lapis) sono state realizzate molte opere e in ciò debbo ringraziare
in particolare Gianni Lazzarini che dal 1995 mi ha affiancato nel mio ruolo di
Conservatore, con un entusiasmo ed un impegno ineguagliabili. La Chiesa in quel
1994 fu riaperta con l'ausilio dei pompieri mentre i locali adiacenti,
infestati dai piccioni e devastati dall'acqua piovana, versavano in pessime condizioni
conservative. E' stato un lavoro lungo e costante di recupero, pezzo a pezzo,
di questo importante monumento. In quegli anni di forte impegno avevo promesso
al compianto Gianni che saremmo riusciti, dopo il rifacimento del tetto del
grande coro inferiore, anche nella più impegnativa impresa di restaurare la
Chiesa le cui coperture versano già da vari anni in non buone condizioni.
Questo finanziamento consente di onorare
una promessa e di rispettare i sentimenti di tanti cittadini che qui hanno
trascorso molti anni della loro fanciullezza quando era attivo l'Orfanotrofio
della Congregazione di Carità. Il restauro, infine, permetterà di riaprire al
pubblico un monumento ricco di opere del Lapis nel mentre si lavora con il
MiBAC alla grande mostra dedicata a questo importante pittore attivo nella Roma
del Settecento.
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