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24 settembre 2010

LA MADONNA NERA DI LORETO

L'attuale manufatto è una copia del 1921
modellata da Enrico Quattrini,
eseguita e dipinta da Leopoldo Celani.
E' di legno di cedro del Libano, proveniente dai Giardini
Vaticani e voluta da Pio XI, che provvide alla sua
incoronazione e al trasporto solenne a Loreto nel 1922.
La Madonna Nera precedente era purtroppo stata
distrutta da un incendio, che secondo le fonti
ufficiali aveva colpito la Santa Casa nel 1921.
La 'dalmatica' che ricopre la Vergine Nera
è un usanza in vigore dal 1500.
La prima immagine venerata in Santa Casa non era una statua, ma un dipinto su tavola, di probabile matrice bizantina. Il f. 181 del Chartularium Culisanense (1294) informa che, insieme alle «sante pietre portate via dalla casa della Madonna, la Madre di Dio» e - secondo una fondata ipotesi - finite a Loreto, c’era una «tavola lignea dipinta, dove la Madonna, Vergine Madre di Dio, tiene in grembo il Bambino Gesù, Salvatore nostro ».

Un documento del 1315 attesta che alcuni ghibellini di Recanati assaltarono e spogliarono la «chiesa di Santa Maria di Loreto», ossia la Santa Casa, asportando anche le corone dalla «icona» della Madonna e del Bambino. Intorno al 1468, poi, Giacomo Ricci, un canonico umanista di Brescia, pellegrino a Loreto per sciogliere un voto, descrisse l’immagine che definì: «una pittura tanto dolce e bella», e precisò che era «a mezza figura» e che si trattava di una «piccola tavola».

Questa immagine dipinta è menzionata dai pellegrini fin verso il 1528, dopo di che si comincia a parlare solo della statua lignea. Probabilmente, durante i lavori di sistemazione del soffitto e dell’altare della Santa Casa, intorno al 1530, l’icona dipinta su tavola andò perduta e al suo posto fu collocata una statua trecentesca che da tempo era situata in una nicchia, sopra la porticina orientale, detta dei Custodi. Questa era dipinta con veste dorata e manto azzurro della Vergine e del Bambino: il colore aureo alludeva alla regalità di Cristo, partecipata alla Madre, e l’azzurro simboleggiava il mondo soprannaturale.
L'icona normalmente la si vede con la 'dalmatica'
cioè la sua classica 'veste';
nella foto è invece rappresentata
la statua al naturale.
La statua trecentesca è andata distrutta nell’incendio scoppiato in Santa Casa nella notte tra il 22 e il 23 febbraio 1921. La nuova statua, per volontà di Pio XI, è stata scolpita sul modello della precedente, utilizzando il tronco di un cedro del Libano cresciuto nei Giardini Vaticani. Fu modellata da Enrico Quattrini e dipinta da Leopoldo Celani che le conferì un colore nero eccessivo, non corrispondente all’originale.

La statua della Vergine Lauretana, liberata dalla dalmatica che la avvolge fin dal secolo XVI, appare eminentemente cristologica. Protagonista, infatti, è il Bambino, che con la mano destra benedice e con la sinistra tiene il globo terracqueo (oikoumenikón) del Salvator mundi (Salvatore del mondo). Poggia i piedi sulla vistosa piega del manto della Vergine, simbolo del suo grembo materno. È lei che presenta il Figlio all’adorazione dei fedeli, ricordando loro che lui solo è il Salvatore. È la Madre che accoglie e porta i figli al Figlio nella sua Casa nazaretana.

UNA INIZIATIVA PER I GIOVANI: IL 30 OTTOBRE INCONTRO CON IL PAPA A ROMA

SABATO 30 OTTOBRE 2010









I parroci invitano i giovani a partecipare a questo evento che sarà sicuramente coinvolgente sia perchè si ritroveranno con tanti altri ragazzi provenienti da tutta l'Italia sia perchè sarà una esperinenza forte e significativa.





CAGLI OSPITERA' LA MADONNA DI LORETO DAL 7 AL 12 OTTOBRE





































12 settembre 2010

CRONACA DELLA 4^ ESCURSIONE DELLA FAUM DI CAGLI

La 4^ escursione della FAUM prevedeva la partecipazione degli escursionisti alla tradizionale Festa di Monte Martello, che ogni anno i volonterosi organizzatori della Pro Loco di Smirra ripropongono, la domenica successiva al 8 settembre, giorno della Natività di Maria, presso il Santuario di Santa Maria delle Stelle.

I partecipanti si sono quindi ritrovati presso i giardinetti di Smirra da dove ha avuto inizio l’escursione. Il gruppo, caratterizzato da una netta maggioranza femminile, alla faccia delle pari opportunità, si è diretto verso Serra di Pigno salendo lungo la ripida strada che dal molino di Smirra conduce al gruppo di case della località Campagna, nota per l’omonimo agriturismo. Salendo, il panorama che si apre verso sud rappresenta una delle più belle vedute di Cagli e dei suoi monti.





Superato l’agriturismo Campagna, si raggiunge la strada che provenendo da Ponte di Ferro conduce a Monte Martello. Da qui il panorama cambia, ci si affaccia sulla vallata di Ca’ Rio e di fronte, verso Nord, si vedono i monti del Furlo. Poco dopo si è raggiunta la meta, dove era già tutto pronto per la festa: un ampio tendone già montato per ospitare i commensali e la cucina in piena attività.
Dopo una breve sosta ed una rapida visita al Santuario, dove sono in corso lavori di restauro, il gruppo ha proseguito l’itinerario lungo la discesa che conduce da Monte Martello a Smirra, sfiorando i resti di ben tre antiche chiese: San Silvestro, San Giovanni in Offago e la Pieve di San Severo di Pigno.
Raggiunti nuovamente i giardinetti di Smirra, dopo 12 Km di cammino percorso in circa tre ore, il gruppo si è diviso: le signore hanno proseguito verso le rispettive abitazioni, mentre i “ragazzi” sono tornati, in macchina, a Monte Martello per gustare il prelibato menù a base di polenta e baccalà.

8 settembre 2010

MAGIA DELLA CERAMICA

MAGIA DELLA CERAMICA
DI
ANNA ROSA BASILE


Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli
Cagli 11 settembre -10 ottobre 2010
Si inaugura sabato 11 settembre 2010 alle ore 17,00 nelle seicentesche sale del palazzo Berardi Mochi Zamperoli di Cagli la mostra di “Magia della Ceramica” di Anna Rosa Basile, artista piacentina che da anni risiede a Pesaro e collabora attualmente anche con gli Amici della Ceramica di Pesaro.

Anna Rosa Basile pittrice,ceramista estrosa e disegnatrice raffinata di inclinazione surrealista, ha maturato una tecnica che va dalla ceramica alla pietra,al legno,al bronzo e in pittura dall’olio all’acrilico. La sua è una progressiva acquisizione di competenze, un costante e rigoroso impadronirsi di cognizioni particolari che le consentono il passaggio disinvolto da una materia all’altra, diventandone esperta come per naturale attitudine.
Ha ampiamente dimostrato la sua coraggiosa passione per le ceramiche di grande formato, che sottintendono le qualità di un “mestiere” dominato sino al più segreto dettaglio e illuminato sempre da una trionfante fantasia,una liberata creatività e da un sottile lirismo.

La mostra, patrocinata dal Comune di Cagli- Assessorato ai Beni e Attività Culturali, rimarrà aperta fino al 10 ottobre dal martedì alla domenica dalle ore 15,30 alle 18,30.

1 settembre 2010

LE OSSERVAZIONI DI VIVERE A CAGLI AL PIANO DEL TRAFFICO

Il 31 agosto è scaduto il termine per la presentazione delle osservazioni al Piano del Traffico elaborato dall'Amministrazione Comunale.

Queste sono le osservazioni proposte da Vivere a Cagli:



1. I divieti, quando si mettono, vanno fatti rispettare, altrimenti è meglio non metterli, perché le violazioni:
- comportano un pericolo o un danno;
- offendono l’autorità che ha imposto i divieti;
- irritano i cittadini per bene che vedono violati i loro diritti.


Molti divieti di sosta, divieti di circolazione, sensi unici, rotatorie, e quant’altro vengono puntualmente, costantemente e notoriamente violati e, per non so quale motivo, ne vengono continuamente tollerate le inosservanze, con saltuari ed improvvisi interventi sanzionatori a singhiozzo, talvolta oserei dire affatto imparziali. Ebbene questi divieti vengano tolti, dove possibile, oppure vengano controllati con costanza ed imparzialità.

2. L’orario per la ZTL durante la prima parte del mese di luglio è stata una scelta debole:
- poco utile per i cittadini;
- priva di controllo;
- inefficace come richiamo alla vita del centro pedonale perché:
- di una ZTL a singhiozzo difficilmente se ne conosce l’esistenza, per cui difficilmente può diventare motivo di richiamo per il forestiere;
ed ancora:
- con i negozi chiusi e i monumenti chiusi la ZTL non offre elementi di richiamo per il forestiere.
Si dovrebbe puntare invece ad un “centro commerciale naturale” che in determinate ore della giornata, in orari costanti, noti e compatibili con le abitudini della gente, offra una proposta commerciale, culturale e ambientale appetibile.

Proposta:
- circolazione consentita e sosta con rapidi turnover, intensivamente controllati, durante tutta la mattinata, in tutti gli stalli del centro storico (comprese le aree perimetrali della Piazza e tutte le altre aree abitualmente utilizzate benché abusivamente) per dare modo al maggior numero di persone di raggiungere il centro storico in macchina e sostarvi solo per il tempo necessario a svolgere rapide operazioni.
- ZTL dalle ore 17.00 tutti i giorni nei periodi estivo, natalizio e pasquale, con negozi aperti, oltre a chiese, palazzi, musei e mostre visitabili.



Quesito:
Che esito hanno dato i monitoraggi dei flussi richiesti da Confcommercio per rimandare l’introduzione della ZTL?


3. Per una migliore viabilità di Piazza Federico da Montefeltro si propone la variante allegata in pianta,
dal momento che la soluzione in atto presenta i seguenti inconvenienti:
- via Atanagi è attualmente l’unica via del centro storico a scorrimento da sud a nord, quindi convoglia un considerevole transito di veicoli davanti all’ingresso principale dell’Ospedale;
- la rotatoria in senso antiorario attualmente vigente in Piazza Federico da Montefeltro viene continuamente ignorata e violata da chi proviene da via Lapis o dal Parcheggio di Piazzale san Domenico; i veicoli che invece rispettano la rotatoria vengono a creare un ulteriore disagio per l’ingresso dell’Ospedale;
- gli stalli riservati al personale dell’Ospedale adiacenti all’edicola della Madonna del Vento sono troppi ed ostacolano la circolazione creando ingorghi al semaforo di Via Flaminia;
- la difficoltosa svolta a destra di chi, provenendo dalla rotatoria di Piazza Federico da Montefeltro, si immette in via dell’Ospedale, ostacola lo scorrimento dei veicoli provenienti da destra, provocando frequenti ingorghi al semaforo di via Flaminia.

4. La poligonale Porta Lombarda - Corso xx settembre – Via Luperti – Via Purgotti – Porta Massara costituisce un attraversamento preferenziale nord-sud della città, non indispensabile dal momento che ne esistono altri, che dovrebbe quindi essere evitato. Si propone pertanto l’inversione del senso unico di marcia di Via Purgotti e di Via don G. Celli. Queste inversioni consentirebbero l’accesso a Piazza Giovanni XXIII e rione dei Tiratori ai non residenti anche in orario di ZTL attiva nelle altre vie. Si aggiungerebbe inoltre una direttrice sud-nord (via Purgotti) all’unica prevista dall’attuale piano del traffico (via Atanagi).

5. Per mantenere la prevista realizzazione della piccola area pedonale adiacente al Torrione e per consentire, allo stesso tempo, l’accesso da sud a via Purgotti nel senso indicato al punto precedente, si propone di escludere dalla ZTL la via del Torrione e di invertire i sensi unici previsti nell’attuale piano del traffico in via di Porta Vittoria e in via del Torrione.

6. Per una migliore viabilità del rione dei Tiratori si propone:
- via Bonclerici ZTL tutta percorribile fino a Corso xx settembre;
- ZTL controllata da telecamera con senso unico alternato nel tratto di via Luperti fra Corso xx sett. e Piazza Giovanni XXIII.


7. Si ritiene indispensabile la prevista realizzazione di una rotonda davanti al bar dello Sport ed un maggiore controllo della sosta in quell’area. Si auspica quindi il mantenimento del doppio senso di circolazione in via Leonardo da Vinci.

8. Si propone l’allargamento di due metri della rotonda presso il Ponte Mallio, dal lato della stazione di servizio ESSO.

9. Si propone di prevedere quanto prima la realizzazione di una strada di collegamento fra il Ponte Mallio, la zona dei Tiratori e Porta Massara, con annessi nuovi parcheggi pubblici.

10. Per la riduzione dell’inquinamento dell’aria ed acustico e per la repressione di cattivi comportamenti degli utenti dei motorini si propone di valutare la possibilità di istituire un bollino blu per l’adeguamento di tutti i motorini a degli standard di maggior rispetto per l’ambiente. Se ciò non fosse possibile si sollecita un maggior controllo per individuare eventuali motorini truccati troppo rumorosi al fine di eliminarli dalla circolazione.