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4 ottobre 2010

CRONACA DELLA 5^ ESCURSIONE DELLA FAUM DI CAGLI

Si è concluso domenica 3 ottobre al Rifugio Corsini di Monte Nerone il programma di itinerari organizzati da alcuni appassionati escursionisti cagliesi, con il patrocinio della FAUM.Come da programma, i partecipanti si sono ritrovati di buon’ora a Porta Massara per spostarsi in auto fino alla Chiesa di Fosto dove, parcheggiate le vetture, si sono messi in cammino lungo la strada che da Fosto (540 m.s.l.m.) conduce al Cimaio. Al primo tornante, lasciata la strada, l’itinerario è proseguito per un sentiero stretto ed accidentato che, attraversata una vecchia cava di pietra grigna, si è immesso in una carrareccia proveniente dal ponte sul Fosso Tragolone, presso l’abitato della Cardella.
Da qui una salita moderata ed agevole, avvolta in una folta macchia, mostrava, di tanto in tanto, verso nord ampi panorami sul Montefeltro, mentre verso est incombeva la potente parete del Cimaio (un salto di circa 250 m.) con le stratificazione della scaglia bianca e della scaglia rossa in bella vista, separate dal nerastro livello Bonarelli.


Verso quota 1100 si è giunti alla fonte dell’Acqua Ghiacciata e poco dopo, in mezzo ad un prato ricco di Mazze di Tamburo e di Cappucci, la Casciaia Mochi ha accolto gli escursionisti per una breve sosta di ristoro e qualche foto di rito.



Dalla Casciaia Mochi, ripresa la marcia, i nostri escursionisti si sono inerpicati attraverso i prati scoscesi che salgono fino alla Montagnola (1486 m.s.l.m.), in parte costeggiando ed in parte percorrendo la strada che proviene da Cerreto, famosa per il passaggio del Giro d’Italia del 2009, anno del centenario.


Testimonianza dell’evento è il monumento collocato vicino alla strada, in uno dei punti più panoramici del Monte Nerone. Un saliscendi lungo la strada che conduce alla Cupa, sotto le antenne della RAI, e che poi lambisce la Colonia di Don Orione, ha infine condotto il nostro gruppo al Rifugio Corsini, meta della piacevole camminata.



Un pranzo tradizionale, degno di tale appellativo, ha restituito le energie consumate ed ha rallegrato gli animi dei commensali.







Il rientro alla Chiesa di Fosto dove erano parcheggiate le auto, ha dato modo ai partecipanti di assistere ad un evento importante: l’ultima Messa domenicale celebrata in quella chiesa da un frate cappuccino. Proprio l'ultima, in conseguenza della chiusura del convento dei Cappuccini di Cagli e del trasferimento ad altre sedi dei tre frati fino ad oggi lì presenti, frati ai quali era affidata fino a questo momento la cura delle anime di alcuni centri abitati periferici, tra i quali Fosto e dintorni. Ed è stato commovente ascoltare l’annuncio ufficiale del fatto pronunciato dal frate al termine della Messa e cogliere la tristezza nei volti dei parrocchiani presenti, consapevoli della perdita di una tradizione che molto difficilmente tornerà mai a rivivere. O meglio, di un servizio spirituale del quale non potranno più fruire.

CRONACHE DELLE ALTRE ESCURSIONI

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