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di Lucio Palazzetti
Voglio riepilogare l’elenco dei servizi nella nostra struttura sanitaria in atto dal 1/1/2017 desunti dalle parole del direttore di area vasta Fiorenzuolo durante l’inattesa apparizione all'Ospedale di Cagli - come l’ho capito io - chiedendo quindi le eventuali correzioni ed integrazioni:
Voglio riepilogare l’elenco dei servizi nella nostra struttura sanitaria in atto dal 1/1/2017 desunti dalle parole del direttore di area vasta Fiorenzuolo durante l’inattesa apparizione all'Ospedale di Cagli - come l’ho capito io - chiedendo quindi le eventuali correzioni ed integrazioni:
Costituzione
di un nuovo ambulatorio infermieristico dalle 8 del lunedì alle 8 di sabato (con
quali obiettivi? E dalle 8 del sabato alle 8 del lunedì non ci sarà
l’ambulatorio infermieristico. Ciò cosa comporta?)
DI NOTTE:
-
la
POTES del 118
-
un
medico di continuità assistenziale per le esigenze dirette e/o domiciliari
-
un
secondo medico di continuità assistenziale per le esigenze interne alla
struttura
-
un
medico dipendente per ora fino al 31 marzo, poi si vedrà, presso il reparto di 35
p.l. di cure intermedie
Quindi un
paziente che di notte ha dei sintomi preoccupanti deve rivolgersi
preventivamente telefonicamente al 118 che valuterà l’iter da fare seguire al
paziente.
Il Paziente
che si rivolgerà al PAT sia perché inviato dal 118 sia per iniziativa
personale, verrà comunque preso in cura dal medico di continuità assistenziale
il quale deciderà a sua volta il da farsi, compreso l’eventuale ricovero lì o
il trasferimento nella struttura ospedaliera più adeguata al caso.
DI GIORNO
-
35
p.l. di cure intermedie assistiti (di giorno) da medici di medicina generale
che hanno aderito al progetto e ( provvisoriamente in attesa di completare
l’organico e la formazione dei medici di medicina generale ) da medici
dipendenti ( un articolo del Corriere Adriatico del 8/1/2017 riferisce che per
ora 10 p.l. verrebbero gestiti dai medici di medicina generale e gli altri 25
da medici dipendenti )
-
Previsione
di prossima attivazione di 10 p.l. di lungodegenza gestiti dal S. Stefano in
convenzione
-
20
posti letto di riabilitazione (ospedaliera o extra ospedaliera ?) gestiti dal
S. Stefano
Quello che
non è stato chiesto a Fiorenzuolo ma va accertato quanto prima è:
quali sono le dotazioni a disposizione del PAT
e del reparto, se è prevista in particolare la possibilità di eseguire indagini laboratoristiche e indagini
radiologiche,
se è predisposto un protocollo che disciplini i trasporti
secondari ai centri spoke o hub,
se è prevista la presenza di una emoteca,
se verranno ripristinati tutti gli ambulatori e le attività specialistiche
previste dalla delibera 139 del 22/2/2016
se verranno presi provvedimenti per
abbassare drasticamente le liste di
attesa.
E poi
bisogna vedere come si risolverà la questione dei medici di medicina generale se perdurerà la loro non
disponibilità ad aderire alla riforma.
Dovremo accontentarci di giovani
neolaureati, benché adeguatamente formati al trattamento di codici bianchi e
gialli, ma pur sempre, almeno all’inizio, privi di esperienza?
E la
questione del reparto di lungodegenza
convenzionata: quali conseguenze ci saranno se non verrà attivato come
è già capitato a Macerata Feltria? E cosa si intenderebbe fare con i soldi
risparmiati dalla mancata attuazione di detta convenzione?
Auspichiamo quindi che quanto prima venga organiizzato in incontro con la popolazione dove i dirigenti di area vasta, i rappresentanti politici del territorio e gli amministratori locali vengano a chiarire questi ed altri dubbi ora che tutto sembra definitivamente deciso.
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