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7 giugno 2012

CONFERMATI I DUBBI SUL FUTURO DELL’OSPEDALE DI CAGLI

A seguito dell’incontro con l’assessore alla sanità regionale Mezzolani, tenutosi a Cagli lunedi sera per discutere delle prospettive dell’ospedale A. Celli di Cagli, il Comitato per la difesa dei servizi sanitari Catria e Nerone, attraverso un comunicato esprime delusione per quanto appreso.



- “ C’è poco da stare allegri – si legge nel comunicato - sul futuro dell’ospedale di Cagli. L’atteso incontro con l’assessore Mezzolani non solo non ha sciolto i dubbi, ma anzi ha aumentato le preoccupazioni. Queste le prime impressioni a caldo del Comitato Sanità. La drastica riduzione dei posti letto di Medicina per acuti che passano da venti a dieci con il conseguente aumento da dieci a venti delle lungodegenze, disegna una prospettiva per niente rassicurante per l’ Ospedale Celli .Indebolire il reparto di Medicina non potrà non avere ripercussioni fortemente negative. Come al solito si segue la politica della “foglia di carciofo” che ha già portato ad una lenta, ma inesorabile spoliazione di funzioni e servizi prestati dalla struttura ospedaliera. Non basta inoltre il mantenimento della definizione “per acuti” se ad essa non vengono collegati sufficienti posti letto, strumentazioni moderne ed un personale numericamente sufficiente . In pratica la famigerata Determina 240 che prevedeva la trasformazione dell’Ospedale di Cagli in “Casa della salute” è di fatto solo diluita nel tempo. Con le decisioni sul reparto di Medicina si pongono le premesse per giungere alla stessa sorte toccata ad altri reparti; da ultimo Chirurgia. Non bastano le giustificazioni di tipo economico perché esse, come per Cagli, dovrebbero valere anche per gli altri ospedali di Polo. Se a Pergola viene mantenuto per intero il reparto di Chirurgia non si capisce perché invece a Cagli, l’ultimo reparto rimasto e ben funzionante, debba essere così penalizzato. Il dimezzamento dei posti letto per acuti a Cagli, unito alla riduzione dei posti letto ad Urbino, non è una risposta alle esigenze reali della nostra popolazione e metterà sicuramente in grandi difficoltà tutto il sistema della sanità nel nostro territorio. Il Comitato si riserva comunque ulteriori approfondimenti e prese di posizione.-“

Cagli 05/06/2012
 
Comitato per la Difesa
dei Servizi Socio Sanitari Catria e Nerone

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