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10 gennaio 2016

Bravata di capodanno si trasforma in reato penale.





È successo a Cagli in tarda nottata al termine di abbondanti libagioni per i festeggiamenti del nuovo anno, che qualche buontempone ha pensato bene di infilare un petardo nella cassetta della posta di un portone di via Don Giuseppe Celli, in pieno centro a pochi passi da Piazza Matteotti. L’esplosione del petardo dentro alla cassetta ha sicuramente provocato grande soddisfazione all’eroico buontempone ed ai suoi compari. 
Ma purtroppo per loro l’esplosione del petardo ha innescato l’incendio di qualche carta che si trovava nella cassetta e, conseguentemente, della cassetta stessa nonché del portone in legno massello del XVII sec.
Il pronto intervento dei vigili del fuoco, attivati da un occasionale testimone, ha limitato i danni, ma il portone è irrecuperabile.

È ipotizzabile la buona fede dell’autore della bravata, che forse non voleva provocare il danno nel quale è sfociata. Ma se ora il colpevole rimane nell’ombra, decade automaticamente dalla sua qualità di possibile responsabile involontario di un danno del quale potrebbe scusarsi con i proprietari, contribuendo magari volontariamente alle spese di riparazione del portone. La sua posizione attuale infatti, dopo la denuncia all’autorità giudiziaria, è quella di ignoto imputato di atti vandalici, di uso improprio di materiale esplosivo e di danni gravi a cose di terzi. Posizione dalla quale solo il ritiro della denuncia potrebbe sollevarlo, ma che rimanendo la denuncia operante, se venisse scoperto a seguito delle indagini in corso, ipotesi non da escludere in modo assoluto,  dovrebbe rispondere di un reato penale con le incresciose conseguenze del caso.

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