di Lucio Palazzetti
Tre principi irrinunciabili:
finalità, divertimento, profitto. E la finalità, l’obiettivo, non dovrebbe
limitarsi al divertimento o al profitto, dovrebbe invece essere il fattore
nobilitante dell’iniziativa, soprattutto quando c’è l’Amministrazione pubblica
a sostenerla in maniera più o meno evidente.
Forse con l’età si diventa
ipercritici e rompiballe, ma mi sorge un interrogativo e qui lo pongo: cosa fa
muovere la macchina organizzativa cagliese delle feste in piazza? E’ noto che
con la bella stagione i borghi d’Italia, nel tentativo di perseguire degli
obiettivi ben precisi, propongono miriadi di Sagre, di Feste rionali, di Palii
e di altre iniziative che riscuotono un notevole e costante successo producendo
anche discreti profitti. Quando si tratta di una Festa religiosa, l’obiettivo che
di solito si persegue è di festeggiare la ricorrenza in modo collettivo fra i
componenti la comunità dei fedeli e sono i parrocchiani a sostenere
l’iniziativa e di solito i profitti vanno a favore della Parrocchia. Nel caso
delle Rievocazioni storiche l’obiettivo è il richiamo turistico, la diffusione
promozionale del nome della città e del territorio, per cui di solito c’è
dietro la Pro Loco, oppure, come a Cagli, c’è una Associazione storica che
orienta i profitti per il miglioramento dell’organizzazione della festa e
talvolta per fini assistenziali. Molte Feste rionali poi perseguono obiettivi
diversi, talvolta il proselitismo politico, in altri casi l’assistenzialismo
sociale, o quant’altro. Ci sono poi le Fiere gastronomiche che mirano alla
promozione di prodotti di nicchia ed al richiamo turistico nel territorio. In
tutte queste occasioni l’Amministrazione comunale prende parte, a seconda dei
casi, quale mero organo di controllo, ma più spesso come ente patrocinante, come
ente promotore, a volte come cofinanziatore dell’iniziativa o talvolta invece
come destinatario di gran parte dei profitti.
Senza nulla togliere al lodevole
impegno e alla efficienza dei giovani organizzatori di alcune feste estive
cagliesi - che fanno bene a fare queste feste e spero che continuino a farle
senza rinunciare a migliorarle nella qualità - viene da chiedermi però in quale
contesto fra quelli sopra descritti si collochino tali feste, quali sono gli
obiettivi, quali i vantaggi per la collettività, a chi vanno i profitti e soprattutto
come si rapporta l’Amministrazione comunale nei confronti di tali iniziative.
Nessun commento:
Posta un commento