FAI
DELEGAZIONE
DI PESARO E URBINO
COMUNICATO
STAMPA
(20 MARZO
2013)
GIORNATA
FAI DI PRIMAVERA A CAGLI
Particolarmente ricca
sarà la Giornata FAI di Primavera (23-24 marzo 2013) a Cagli dove, in sinergia
con il Comune di Cagli e la Parrocchia della Cattedrale, si aprono al pubblico
tre beni monumentali: il Polo Culturale di Eccellenza, il cantiere del Museo
Archeologico e la ritrovata cripta della Cattedrale.
Da molti
anni la Giornata FAI a Cagli è ormai un consolidato e importante appuntamento
che consente non solo di vedere spazi monumentali del tutto inediti ma
addirittura, cosa davvero rara, di entrare nei cantieri consentendo al grande
pubblico di apprezzare ancor meglio l'azione di restauro e valorizzazione in
corso.
La
'tradizione' è stata rispettata anche per il 2013 attraverso l'impegno dello
stimatissimo Alberto Mazzacchera da lungo tempo Responsabile FAI di Cagli (e membro
del consiglio della Delegazione Provinciale) in sinergia con il FAI di Pesaro e
Urbino, il FAI Marche, le guide ed i volontari FAI ed gli apprendisti ciceroni
dell'Istituto Statale Comprensivo Franco Michelini Tocci.
Il
prezioso Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli è stato più volte oggetto di visita da
parte del FAI fin dagli anni in cui era il cantiere che da residenza privata lo
stava trasformando in un pubblico palazzo destinato alla cultura. Oggi è
possibile perciò vedere come una delle funzioni di questo progetto di restauro
si è materializzata nel Polo Culturale costituito dalla biblioteca, l'archivio
storico, la fototeca e la mediateca comunali.
Accanto
a questo palazzo del Seicento è il recupero della dimensione monumentale di una
rilevante parte del duecentesco Palazzo del Podestà che risulta inglobato nel
Palazzo Pubblico. Il restauro ha permesso anche il raddoppio delle superfici
destinate al Museo Archeologico. Il pubblico potrà vedere tali spazi inediti al
termine dei complessi lavori (mancano principalmente le tinteggiature ed il
trattamento dei pavimenti) e prima dell'inserimento degli allestimenti che
ospiteranno i reperti archeologici.
Infine
è lo spazio della recuperata cripta della Cattedrale che seppure trasformata
con i lavori di ampliamento del sacro edificio durati un secolo a partire dal
1646 mantiene inalterato parte del suo fascino. Pressoché integro è invece il
vano quadrangolare munito di feritoie che è posto alla base del campanile
medioevale. La cripta è stata liberata alquanto di recente sia dalla centrale
termica della Cattedrale e sia dall'ossario. Il visitatori potranno vedere uno
spazio parzialmente recuperato che è nell'attesa di acquisire, con ulteriori
lavori di restauro, la sua nuova funzione pubblica.
Una
tappa imperdibile, dunque, che non a caso il FAI Marche ha inteso segnalare
attraverso i mass-media e prossime trasmissioni in programmazione quali
"Cose dell'altro Geo" condotta da Massimiliano Ossini su RAI Tre.
Il
Capo Delegazione FAI di Pesaro e Urbino - Anna
Siccoli