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28 ottobre 2011

DANTE – Purgatorio – Canto VI



Ahi serva Italia, di dolore ostello,
nave sanza nocchiere in gran tempesta,
non donna di province, ma bordello!


...
e ora in te non stanno sanza guerra
li vivi tuoi, e l'un l'altro si rode
di quei ch'un muro e una fossa serra.


...
Che val perché ti racconciasse il freno
Iustiniano, se la sella è vota?
Sanz'esso fora la vergogna meno.



Ahi gente che dovresti esser devota,
e lasciar seder Cesare in la sella,
se bene intendi ciò che Dio ti nota,



guarda come esta fiera è fatta fella
per non esser corretta da li sproni,
poi che ponesti mano a la predella.



O Alberto tedesco ch'abbandoni
costei ch'è fatta indomita e selvaggia,
e dovresti inforcar li suoi arcioni,



giusto giudicio da le stelle caggia
sovra 'l tuo sangue, e sia novo e aperto,
tal che 'l tuo successor temenza n'aggia!



...


Ché le città d'Italia tutte piene
son di tiranni, e un Marcel diventa
ogne villan che parteggiando viene.




...


E se ben ti ricordi e vedi lume,
vedrai te somigliante a quella inferma
che non può trovar posa in su le piume,
ma con dar volta suo dolore scherma.

25 ottobre 2011

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23 ottobre 2011

Sulla ZTL non si ascoltino solo i soliti noti.

Vota il sondaggio qui a fianco.








Sono comparsi di recente sulla stampa locale vari articoli per riferire il dissenso di alcuni commercianti nei confronti della ormai leggendaria introduzione della ZTL in alcune vie del centro storico. Come si è già avuto modo di sostenere in passato, è bene invece che chi ne auspica finalmente l’applicazione non si senta solo, non se ne vergogni e non abbia paura di dichiararlo, perché costui deve sapere di appartenere ad un’ampia, estesissima schiera di sostenitori, che oso ritenere rappresenti la stragrande maggioranza dei cittadini.
Innanzi tutto mettiamo il punto sull’oggetto di cui stiamo parlando: non si tratta di chiudere al traffico il centro storico di Cagli come brevemente e forse furbescamente si riassume nel corso delle varie proteste che periodicamente vengono messe in atto dai soliti oppositori della ZTL.
Si tratta invece di una zona a traffico limitato nelle strade fra Piazza del Teatro e Piazza Matteotti solo dalle 19.30 alle ore 6.30 nelle giornate del sabato e in tutti i festivi. Oltre ad una zona a traffico limitato nel tratto di Corso xx settembre che va da via Luperti a Piazza Matteotti, solo dalle 17.00 alle 6.30.
Solo questo è proprio poco, ma speriamo debba essere solo un primo passo verso una conseguente estensione degli orari. Visti gli orari, non si vede un grande vantaggio per chi volesse godersi per qualche ora il nostro centro storico, sia esso un cagliese o tanto meno un forestiere. E poi notoriamente il nostro centro storico pieno di macchine, alle 19. 30 si svuota come per miracolo anche senza la ZTL, per riempirsi poi nuovamente di macchine dopo le 22.00 solo nei fine settimana. Ma non si comprende neppure che danno farà mai questo provvedimento notturno e festivo ai commercianti.
Quanto al Corso xx settembre si dice che la ZTL metterebbe a rischio il commercio in quell’area. Rispetto agli anni cinquanta, quando le botteghe del Corso avevano un grande prestigio ed erano molto numerose, oggi si riscontra invece un numero enorme e purtroppo crescente di battenti chiusi (tra l’altro maltenuti ed indecorosi). Qui già oggi, senza nessuna ZTL in atto, le imprese commerciali ancora attive accusano gravi difficoltà. Ma non le accusano solo oggi in quanto incombe la crisi economica: perché la crisi dei negozi del Corso perdura da quando, a causa del traffico automobilistico, il Corso è stato relegato, come qualcuno ha scritto, in serie B e forse anche in qualche categoria inferiore.
Allora con questa opposizione alla ZTL che cosa si vuole difendere? Se le cose vanno male si dovrà pure fare qualcosa di diverso!
Le cose vanno male anche perché noi cagliesi siamo pochi, e anche noi andiamo spesso nei centri commerciali. I negozianti non possono e non devono accontentarsi della clientela locale, ma devono cercare di acquisirne anche di occasionale, attirandola qui con iniziative allettanti e proponendo dei prodotti appetibili. Altrimenti se si accontentano di quel poco che hanno che come dicono non è sufficiente, significa che prima o poi devono cambiare mestiere.
Per evitare ciò occorre rendere i centri storici competitivi con i centri commerciali: luoghi accoglienti, sicuri, facili da raggiungere, attraenti almeno il tardo pomeriggio e la sera grazie a quelle ricchezze come l’arte, la musica, il teatro, ma anche lo sport, le feste tradizionali e religiose, risorse di cui le nostre città dispongono da sempre, e che gli outlet possono al più riprodurre. Sono queste le occasioni nelle quali il commercio deve mettere alla prova la sua potenzialità di ripresa e di sviluppo. Lo stanno facendo tutti i centri storici, ma Cagli, rispetto agli altri, ha più risorse: natura, arte, storia e tradizioni sono ricchezze di cui Cagli dispone più di tante altre città. E quale eccellenza territoriale la nostra città può avvalersi non solo delle proprie risorse, ma anche dei molteplici eventi a risonanza nazionale che alcuni centri minori vicini hanno saputo organizzare, senza però essere in grado di offrire quel contesto prestigioso che invece, a Cagli, gli ospiti di quei centri minori potrebbero trovare.

22 ottobre 2011

La stagione del bismetiltiometano.

di Leone Pantaleoni


Gioacchino Rossini lo definì Mozart dei funghi e Alexander Dumas Sancta Sanctorum della tavola. Molière lo fece elemento portante della sua più importante opera letteraria. Lord Byron lo teneva sulla scrivania affinché il suo profumo funzionasse come musa stimolante la creatività. Grossolanamente occhialuto e sottilmente oculato, Cavour lo faceva includere spesso tra le portate dei suoi sontuosi pranzi; intento com'era a barattare i costi della buona gola con i ricavi della ottima politica. A proposito di banchetti, tra gli antichi greci, a cominciare dalle feste in onore di Diòniso, l'uso di cibi stimolanti era da intendersi un sottinteso. Tra liturgia mistica e liturgia scientistica, si celebra il suo aroma quale quintessenza provocante nell'uomo effetti di natura estatica. Da sempre gli si attribuiscono proprietà afrodisiache per via d'una sostanza odorosa che nel frenare la serotonina prodotta, accelera il prodursi d'un senso di pace; pace che, per ovvie ragioni, mai potrà intendersi quella dei sensi. Non lo si fosse ancora compreso, il soggetto per nulla sottinteso di questo nostro lungo incipit è il tartufo. Etimologicamente parlando, 'tartufo' è termine che deriva dal tuber latino attraverso tufer, variante dialettale di provenienza osco-umbra. Il tartufo rappresenterebbe allora il taerrae tufer, ovvero il tubero di terra immortalato da Plinio il Vecchio prima e da Petronio poi. A compulsare la Enciclopedia, c'è di che cadere in deliquio dinnanzi alla pur ineccepibile definizione: funghi ascomiceti sotterranei che vivono in simbiosi con le radici di varie piante formando micorrize ectotrofiche. Poiché il più ricercato per le sue proprietà organolettiche, il Tartufo Bianco Pregiato, decisamente più fascinoso nella sua dizione 'patristica' Tuber Magnatum Pico, può senz'altro definirsi il vanto sia di Acqualagna che di Sant'Angelo in Vado. L'eccelsa qualità del suo aroma e il sommo grado della sua intensità, dipendono entrambi dalla specie di alberi con cui esso è vissuto in simbiosi. Si tratta del tiglio, del rovere, del pioppo, del nocciolo e del salice. Dal naturale all'artificiale, il profumo del tartufo è dato da bismetiltiometano, prodotto chimico di sintesi utilizzato nella preparazione di oli e formaggi. Nonostante che in Italia il numero dei tartufai attivi regolarmente tesserati superi abbondantemente le 100.000 unità, quale ennesima e dolente intrusione, non poteva mancare il Tartufo Cinese. Una sorta di Tartufo Nero Pregiato dal sapore assai meno nobile e intenso. In tema di gialli, sinonimo di cinesi, non poteva allora mancare il giallo sinonimo di poliziesco. Infatti, con notevole danno commerciale e ambientale, e innanzitutto con attentato alla salute, i Tartufi Cinesi sono così ben mescolati ai nostri da non potersi più distinguere gli uni dagli altri. Ovverosia il grano dal loglio. Giallo per giallo, neanche servendosi di un Poirot, un Maigret o uno Sherlock Holmes.

14 ottobre 2011

MUSICHE D'AUTUNNO

Tre proposte musicali dall'associazione culturale




3 ottobre 2011

RESTAURATORI: CORSI DI AGGIONAMENTO A VENEZIA

Innovazione per la conservazione: le nanocalci.


Materiali e tecniche della pittura del Settecento.


Restauro del contemporaneo.


Conservazioni e casi di studio delle tappezzerie.








Anche quest'anno l'Istituto Veneto per i Beni Culturali propone alcuni moduli di aggiornamento al fine di arricchire l'esperienza formativa nell'ambito del restauro.
I corsi sono aperti a tutte le figure professionali che operano nei diversi settori del restauro ed agli studenti.








Per iscriversi è necessario scaricare il modulo dal link sotto e mandarlo via fax (041714603) oppure via email (info@ivbc.it) alla Segreteria.









Potete anche iscrivervi online seguendo questo link.












La Segreteria








1 ottobre 2011

IL VACCABOLARIO DI LEONE DA CAGLI

Più dilemmi che lemmi in una sorta di dizionario Treccani nato per quattro gatti e invece entrato a far parte della Biblioteca Enigmistica Italiana della Panini Modena.

Può un vocabolario andare in vacca e diventare un "Vaccabolario"? Certo che sì se le definizioni sono, come dire, stravaganti. Ecco perché del "Vaccabolario" di Leone Pantaleoni (il Leone da Cagli della Settimana Enigmistica) vi stralciamo i lemmi che seguono non senza aver premesso che tale prodotto della sua inesauribile vena creativa è appena entrato a far parte della Biblioteca Enigmistica Panini di Modena e di cui ai celebri albi di figurine dei calciatori:


Addiaccio = Un triste addio.

Allevamento = Il biblico serpente tentatore (a Eva dico bugie).

Apostolo= Discepolo maniaco dell'ordine.

Arazzo= Modo di recarsi in bagno dopo la purga.

Arcigno = Rossini quando non gli girano.

Assillo = Moglie esasperante già insegnante di scuola d'infanzia detta, appunto, maestra ... d'assillo.

Atollo = Figlio di Atelle che aveva una talla di telle di tollo.

Baccalà = Di due bacche poste sul tavolo, quella più lontana.

Balalaica = In Veneto, bugia di un non appartenente al clero.

Ballerina = Madre di quello che reputavi il tuo migliore amico.

Caminetto = Il più incapace dei figli di Noè.

Cipresso = Ci ... presso: albero che si oppone a ... l'ontano.

Delirare= Introdurre l'Euro.

Dovunque= L'unico luogo in cui ci si può imbattere in un cretino.

Eccitanti= 1.Essere molto raffreddato. 2.Annusare tabacco.

Futurista=Giapponese caduto dalla torre di Pisa.

Gallone = Grosso gallo che fà: "coccorocò".

Ghiottone= Lega composta da ghirame e ghizinco.

Gitante= Al pari di 'aggeggio', parola contenente molte "g" .

Gollismo= Movimento di tifosi del calcio contro lo zero a zero.

Impala= Cinese d'importazione che fa ploglessi nella nostra lingua.

Indù= A Calcutta, numero minimo di litiganti.

Noce moscata = Notte insonne a Madrid a causa d'un moscone.

Piegare= Olimpiadi dello Stato del Vaticano (pie gare).

Salmone=Corpo di lottatore di Sumo schiattato.

Samurai= Tivù nazionale giapponese.

Sospensione= Ex lavoratore che deve sfangarla con 300 euro mensili (SOS pensione).

Tycoon= Dove mai e poi mai vorrebbe prendere la pallonata il calciatore in barriera.














Leone Pantaleoni, in atteggiamento pensieroso

(un rebus in arrivo?)