Premetto di essere un convinto sostenitore del fotovoltaico, tuttavia ritengo che una eventuale scelta di realizzare un parco fotovoltaico di grandi dimensioni nell'area in questione sarebbe assolutamente scellerata, non solo per l'interesse archeologico della zona, ma soprattutto per il valore paesaggistico di tutto il territorio comunale che dalla strada Flaminia si estende, verso est, fra le dorsali del Monte Catria a del Monte Paganuccio. Questo non significa che secondo me in quest'area non si debbano realizzare parchi fotovoltaici: penso però che si dovrebero individuare in essa, con estrema cura e precisione, le aree dove tali parchi possano e debbano essere collocati, nell'intento di ridurre al minimo l'impatto ambientale e di ottenere i migliori risultati di produzione di energia. E questo criterio dovrebbe essere seguito anche per i parchi fotovoltaici di piccole dimensioni, perché non si può accettare una proliferazione di pannelli a macchia di leopardo. Ebbene di questi piccoli impianti già ne esistono. Provate ad affacciarvi sulla vallata in questione da uno qualsiasi dei cento, mille punti panoramici che la nostra bella campagna ci propone e provate ad immaginare di vedere qua e là, fra i campi, al posto delle coltivazioni, una miriade di grappoli di cupi pannelli fotovoltaici. E se per realizzare un impianto di piccole dimensioni bastasse una comunicazione di inizio lavori, dove pensate che andremmo a finire?
Serve quindi urgentemente un piano comunale che, alla luce dei criteri dettati dalla Legge Regionale n. 7/2004 e successive modificazioni, regoli questa materia. E questo dovrebbe evvenire prima che vengano presentati i progetti e non dopo. Potreste immaginare che distribuzione avrebbero i capannoni industriali se non esistessero i piani regolatori che definiscono le aree industriali ed atrigianali? Tuttavia ho letto le motivazioni con le quali la Provincia di Pesaro-Urbino ha rinviato il progetto del parco fotovoltaico della Piana di Maiano alla Valutazione di Impatto Ambientale e quello che ho letto mi lascia ben sperare.
Provincia di Pesaro-Urbino - Determinazione n. 3371 del 14/12/2010
Giudicate voi.
Serve quindi urgentemente un piano comunale che, alla luce dei criteri dettati dalla Legge Regionale n. 7/2004 e successive modificazioni, regoli questa materia. E questo dovrebbe evvenire prima che vengano presentati i progetti e non dopo. Potreste immaginare che distribuzione avrebbero i capannoni industriali se non esistessero i piani regolatori che definiscono le aree industriali ed atrigianali? Tuttavia ho letto le motivazioni con le quali la Provincia di Pesaro-Urbino ha rinviato il progetto del parco fotovoltaico della Piana di Maiano alla Valutazione di Impatto Ambientale e quello che ho letto mi lascia ben sperare.
Provincia di Pesaro-Urbino - Determinazione n. 3371 del 14/12/2010
Giudicate voi.