Nel centenario della nascita la città di Cagli celebra, sabato 27 novembre alle ore 11:00 nel Salone degli Stemmi del Palazzo Pubblico, un grande protagonista del Novecento: l’artista Corrado Cagli (1910-1976).
Accanto alla costituzione del Comitato Nazionale delle Celebrazioni voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla mostra inaugurata pochi giorni fa a Pordenone, nella città della quale i Cagli sono originari e derivano il loro cognome viene lasciata una traccia di questo centenario.
Una mostra fotografica a Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli sull’artista e l’intitolazione di una pubblica via costituiscono gli elementi centrali. Con la medesima delibera (approvata dal Prefettura, Soprintendenza e Deputazione di Storia Patria), nel mutare Via Risorgimento (costruita nel 1922) in Via Corrado Cagli è già stata disposta l’intitolazione dei tre ponti di accesso al centro storico a due protagonisti del Risorgimento quali il pesarese Terenzio Mamiani e a Cavour. Il ponte invece che collega il centro all’area di espansione immettendosi su Via Goffredo Mameli sarà denominato Ponte del Risorgimento. Alle intitolazioni dei ponti (che saranno rese pubbliche il 17 marzo 2011 che sarà la festa nazionale dell’Unità d’Italia) si affiancherà nel 2011 l’erezione di un monumento e la dedicazione di un’area all’Unità d’Italia.
Dunque una Via è dedicata a Corrado Cagli che è una delle personalità artistiche più rilevanti del XX secolo caratterizzata com’è da versalità pittorica e da straordinarie capacità di promozione di idee e nuove poetiche. Egli è, specie a far data dal grande ritorno in patria avvenuto negli anni 1947-48 (dopo le persecuzioni razziali fasciste), autentico protagonista di un vasto movimento di risveglio dell’arte figurativa a Roma e in Italia al punto che in quegli anni non vi sono giovani di qualche talento che in qualche modo non si uniscono a lui.
E ancor prima la coerenza con un’etica esistenziale e civile che conduce alla definitiva rottura con l’ortodossia culturale ufficiale del regime fascista, da un lato lo porta fina dal 1937 ad esprimere pienamente la sua libertà d’iniziativa artistica e dall’altro lo incalza all’impegno morale quale ufficiale nell’esercito americano per la difesa dei valori democratici.
Le celebrazioni cagliesi sono un omaggio all’arte del Novecento della quale Corrado Cagli è uno dei maggiori maestri, ma è anche un tributo alla libertà d’espressione artistica della quale egli è stato fedele e indiscusso protagonista. La città di Cagli inoltre intende esprimere un gesto di fraternità a seguito del torto dell’allontanamento forzoso che la genia dei Cagli, per discriminazioni razziali, ha in primis subito nel 1631 a causa dell’applicazione delle disposizioni del nuovo governo pontificio.
Alla cerimonia porteranno, tra gli altri, il loro saluto il Presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi ed il Presidente della Provincia Matteo Ricci.
Accanto alla costituzione del Comitato Nazionale delle Celebrazioni voluta dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e alla mostra inaugurata pochi giorni fa a Pordenone, nella città della quale i Cagli sono originari e derivano il loro cognome viene lasciata una traccia di questo centenario.
Una mostra fotografica a Palazzo Berardi Mochi-Zamperoli sull’artista e l’intitolazione di una pubblica via costituiscono gli elementi centrali. Con la medesima delibera (approvata dal Prefettura, Soprintendenza e Deputazione di Storia Patria), nel mutare Via Risorgimento (costruita nel 1922) in Via Corrado Cagli è già stata disposta l’intitolazione dei tre ponti di accesso al centro storico a due protagonisti del Risorgimento quali il pesarese Terenzio Mamiani e a Cavour. Il ponte invece che collega il centro all’area di espansione immettendosi su Via Goffredo Mameli sarà denominato Ponte del Risorgimento. Alle intitolazioni dei ponti (che saranno rese pubbliche il 17 marzo 2011 che sarà la festa nazionale dell’Unità d’Italia) si affiancherà nel 2011 l’erezione di un monumento e la dedicazione di un’area all’Unità d’Italia.
Dunque una Via è dedicata a Corrado Cagli che è una delle personalità artistiche più rilevanti del XX secolo caratterizzata com’è da versalità pittorica e da straordinarie capacità di promozione di idee e nuove poetiche. Egli è, specie a far data dal grande ritorno in patria avvenuto negli anni 1947-48 (dopo le persecuzioni razziali fasciste), autentico protagonista di un vasto movimento di risveglio dell’arte figurativa a Roma e in Italia al punto che in quegli anni non vi sono giovani di qualche talento che in qualche modo non si uniscono a lui.
E ancor prima la coerenza con un’etica esistenziale e civile che conduce alla definitiva rottura con l’ortodossia culturale ufficiale del regime fascista, da un lato lo porta fina dal 1937 ad esprimere pienamente la sua libertà d’iniziativa artistica e dall’altro lo incalza all’impegno morale quale ufficiale nell’esercito americano per la difesa dei valori democratici.
Le celebrazioni cagliesi sono un omaggio all’arte del Novecento della quale Corrado Cagli è uno dei maggiori maestri, ma è anche un tributo alla libertà d’espressione artistica della quale egli è stato fedele e indiscusso protagonista. La città di Cagli inoltre intende esprimere un gesto di fraternità a seguito del torto dell’allontanamento forzoso che la genia dei Cagli, per discriminazioni razziali, ha in primis subito nel 1631 a causa dell’applicazione delle disposizioni del nuovo governo pontificio.
Alla cerimonia porteranno, tra gli altri, il loro saluto il Presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi ed il Presidente della Provincia Matteo Ricci.
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