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16 dicembre 2008

IL MIO CANE DI GINO


Venerdì 19 dicembre, a Cagli, presso la sala del Ridotto del Teatro, alle ore 18.00, a cura dell’Amministrazione Comunale ci sarà la presentazione del libro “Il mio cane di Gino”, Fara Editore 2008, opera prima di una giovane autrice cagliese, Maristella Olivieri.
Ingresso libero




Maristella Olivieri è nata nel 1981 a Cagli dove attualmente vive e lavora. Nel 2005 si è laureata in Lingue e Cultura d’impresa all’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”.


Anna Teresa Ossani, Professore Ordinario di Letteratura italiana presso l’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”, nella postfazione del libro scrive: “Intrigante opera prima di Maristella Olivieri, giovane laureata della Facoltà di Lingue di Urbino, Il mio cane di Gino sorprende per la comunicabilità diretta con cui sa restituire sulla pagina le nevrotiche vibrazioni del personaggio che dice io. Il riso, che affiora immediato sin dal titolo (primo degli enunciati che deformeranno “la realtà secondo esigenza”), viene da subito raggelato dal “laborioso setaccio” con cui la Olivieri scava nella penombra dell’interiorità polverizzando anche, altrettanto rapidamente, l’ipotesi di trovarsi di fronte ad un romanzo/diario che affronti e incroci una dimensione autobiograficaal femminile o il disorientamento giovanile accompagnandolo col tipico slang di una generazione. Lo scenario infatti è quello di un tempo interiore, dove un affascinante processo di conoscenza ironica sa diventare terapeutico passaggio alla letteratura. Ed è proprio l’ironia l’arma con cui l’autrice attraversa le tappe del suo conflittuale procedere a coinvolgere empaticamente il lettore: se il ruolo dell’autore si disegna come “testimonianza”, “confronto”, “esperienza”, quello del lettore è una disponibilità a seguire – direbbe Jankélevitch – lalucida guida dell’ironista tra i suoi “trasparenti criptogrammi”.


E Ninel Donini, coordinatrice dell’evento: “Il romanzo narra il percorso sofferto e coinvolgente di Brunella alla conquista della consapevolezza del proprio essere donna. La protagonista, ironica ed acuta, passo dopo passo, prendendo per mano il lettore costruisce una storia nella storia. Il racconto è reso con linguaggio spigliato e maturo e rivela la capacità dell’autrice di andare al fondo degli avvenimenti e dei sentimenti, mantenendo sempre un controllato distacco. Il lettore diventa così il vero alleato e punto di riferimento dell’autrice”.

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