Ray Reece è un giornalista americano che vive a Cagli e aspetta presto il documento della cittadinanza italiana. Lui è nato in Colorado e allevato in Texas. Ha lavorato come un cowboy, operaio in fabbrica, professore all'unversità, attivista politico, giornalista e scrittore dei romanzi e altri libri. Lui vuole usare questo spazio in Vivere a Cagli per esprimere—senza orario fisso—le sue riflessioni su Cagli, sull'entroterra, sull'Italia, ed, occasionalmente, anche sul mondo matto intero.
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30 dicembre 2009
22 agosto 2009
CAGLI DELLE MUSICHE 2009
CAGLI
sabato 22 agosto 2009
PROGRAMMA
ore 21,00
itinerante
P-FunkingBand
itinerante
P-FunkingBand
ore 21.30
Atrio Palazzo Tiranni :
Fisa-Bass Duo
Cortile Berardi-Mochi Zamperoli :
Chitarra,violino e voce
La canzone di un poeta
Teatro:
Gershwin Quintet
Chiostro S.Francesco:
Marco Pacassoni Quartet
Giardinetti :
Night in White
Piazzetta Siccardi :
Del Barrio
Viaggio in Argentina
Cortile Palazzo Pubblico :
Duo Giaro-Diaz
ore 23.00
Piazza Matteotti
ore 23.00
Piazza Matteotti
P-Funking Band
2 agosto 2009
25 giugno 2009
Il Nostro Mondo Senza il Petrolio?
Un tema di pressante urgenza quello dell'incontro a Cagli, martedì 30 giugno, con Andrea Bizzocchi, autore del saggio "RITORNO AL PASSATO: LA FINE DELL'ERA DEL PETROLIO E IL FUTURO CHE CI ATTENDE".
Bizzocchi parlerà alle 18:00 nella Piazzetta Siccardi.
In caso di maltempo Sala “Fernando Mencherini” (Sala del Ridotto del Teatro Comunale di Cagli).
L'incontro è coordinato da Daniele Barra e organizzato dall'Associazione Contemporaneo.
Ingresso libero.
L’audace libro di Bizzocchi è basato sulle sue conversazioni con l'americano James Howard Kunstler, il famoso autore di The Long Emergency, pubblicato in Italia con il titolo Collasso: Come sopravvivere alle attuali guerre e catastrofi in attesa di un inevitabile ritorno al passato. Kunstler ha inventato l'espressione "Peak Oil" o "Picco del petrolio" per indicare il periodo in cui la produzione mondiale di petrolio avrebbe raggiunto il suo massimo storico per poi declinare irreversibilmente. Secondo Kunstler e altri esperti, quel periodo è arrivato.
Ecco alcune delle domande che Andrea Bizzocchi affronterà a Cagli:
*Perché la nostra economia crollerà e che ne sarà della Grande Distribuzione, dei supermercati, dei
viaggi aerei, dei lavori e dei trasporti? Il collasso economico è già cominciato?
*Come saranno le città in cui ci troveremo a vivere?
*Torneremo a lavorare nei campi?
*Perché le energie alternative non ci salveranno?
*Quale impatto avrà il cambiamento globale del clima?
*Come saranno l'istruzione e la sanità? Che importanza rivestirà la religione?
*Che cosa possiamo fare per prepararci a questa nuova epoca così vicina?
L'autore discuterà con il pubblico e firmerà le copie del suo libro, pubblicato dalle Edizioni per la Decrescita Felice.
ASSOCIAZIONE CONTEMPORANEO info.contemporaneo@libero.it
19 gennaio 2009
18 gennaio 2009
INCONTRO CON LO STORICO MIGUEL GOTOR
ASSOCIAZIONE CONTEMPORANEO
SALA DEL RIDOTTO
DEL TEATRO COMUNALE
Sabato 24 gennaio 2009
ore 18.00
Incontro con lo storico Miguel Gotor,
per la presentazione del libro
Aldo Moro, Lettere dalla prigionia
Sintesi del libro
Sono trascorsi trent'anni dal rapimento e dall'assassinio di Aldo Moro da parte delle Brigate rosse, tragico e autentico spartiacque della storia dell'Italia repubblicana. Nei 55 giorni di prigionia l'uomo politico scrisse un centinaio di lettere, che qui sono pubblicate integralmente. Miguel Gotor riordina cronologicamente l'intero carteggio e ne offre un'edizione accurata che restituisce alla prigionia di Moro le sue parole più vere. E attraverso quelle parole riporta il lettore al quadro storico di quegli anni, ad una tragedia del potere raccontata in modo nuovo e avvincente: senza ipotesi fantasiose ma con una scansione di informazioni documentate, suggestive e inquietanti.Come scriveva Aldo Moro durante i 55 giorni della prigionia? Come lavoravano i brigatisti? Che fine hanno fatto gli originali delle carte dell'uomo politico? Per quale ragione le lettere sono state ritrovate dattiloscritte e in fotocopia in due momenti diversi (nell'ottobre 1978 e nell'ottobre 1990) nello stesso covo di Milano? Quali sono i brani censurati e manipolati dalle Br? In che misura questi testi contengono l'autentico pensiero del loro autore? Cosa voleva comunicare Moro attraverso le lettere? Cosa fece il governo italiano per affrontare l'attacco terrorista?Nella premessa e nel saggio conclusivo il curatore, dopo una rigorosa ricerca di archivio, prova a rispondere a queste e altre domande conducendo il lettore all'interno delle dinamiche che segnarono la scrittura delle lettere e lo svolgimento del sequestro fino al suo drammatico esito. Miguel Gotor non percorre sentieri già battuti da altri e fugge ogni tentazione dietrologica, ma attraverso un appassionante corpo a corpo con un personaggio (Moro: «il discorso») e con un problema (le Br: «il terrore») fornisce un contributo innovativo alla comprensione di questo epistolario - forse il più importante del Novecento italiano - nonché alla ricostruzione del «caso Moro» e, più in generale, della storia degli anni Settanta.
Nota biografica
Miguel Gotor è nato a Roma il 18 aprile 1971 ed è ricercatore di Storia moderna presso l'Università degli Studi di Torino. Si è laureato in Lettere nel 1995 all'Università degli Studi di Roma «La Sapienza» e ha conseguito nel 1999 il titolo di dottore di ricerca in Storia della Società europea presso l'Università degli Studi di Milano. È stato borsista della Fondazione «Michele Pellegrino», della Fondazione «Luigi Firpo» di Torino e fellow presso «Villa I Tatti. The Harvard University Center for Italian Renaissance Studies». Si occupa di santi, eretici e inquisitori tra Cinque e Seicento e ha pubblicato, tra l'altro: I beati del papa. Inquisizione, santità e obbedienza in età moderna (Firenze, L. Olsckhi, 2002, Premio «Desiderio Pirovano» 2003) e Chiesa e santità nell'Italia moderna (Roma-Bari, Laterza, 2004). Ha curato il volume di Aldo Moro, Lettere dalla prigionia (Torino, Einaudi, 2008, Premio «Viareggio-Repaci» 2008 per la saggistica). Collabora con «La Stampa» e con «Diario».
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